Manfredonia: una città ferita, una città umiliata, deturpata ed abbandonata a se stessa. Questo il quadro che negli ultimi tempi stava emergendo in relazione al nostro territorio. A questo clima di indifferenza però già dalla scorsa estate delle realtà associative si sono contrapposte, divenendo protagonisti attivi di cambiamento, un cambiamento che racchiude in sè la radice dell’emancipazione, della partecipazione, dell’essere comunità, una serie di pratiche sociali che interessano la sfera del ben-essere cittadino, quindi di una condizione di felicità individuale, ma soprattutto collettiva. A seguito di ciò le tre associazioni che in questi mesi hanno raggiunto numeri più estesi di partecipanti: Sipontopulita, Green Dream, Ripuliamo le spiagge e Lega Navale hanno considerato possibile riunire le forze nella realizzazione di una comune azione di clean up cittadina, chiamata “Manfredonia? Presente!”, in due giorni condivisi, in diversi luoghi della città, per far in modo che la consapevolezza ambientale si diffonda a macchia d’olio, per evitare comportamenti omertosi se si sorprende qualcuno ad abbandonare rifiuti, così come di attribuire responsabilità sempre a qualcun altro. E’ in questo clima, con questa specifica mission che nasce l’attività di pulizia cittadina del 24 e 25 Novembre, alla quale si sono aggregati anche singoli cittadini che hanno ritenuto necessario divenire referenti del proprio quartiere. La dimensione della cura si esplica da contesti micro legati al proprio quartiere. Solo così si può divenire responsabili della città, dell’Italia, del Mondo. I quartieri coinvolti sono: la Zona Croce, Viale Michelangelo, Lungomare di Siponto, Zona Parchi (C10), Zona Monticchio, Zona Centro, Zona Seminario, Piazza 26 Settembre 1976, Zona Chiesa San Giuseppe/Acqua di Cristo, Zona Sacra Famiglia. Sulle pagine facebook e instagram delle associazioni è possibile trovare nomi e numeri di telefono dei vari referenti di quartiere con i quali mettersi in contatto per permettere attraverso azioni concrete di Cittadinanza Attiva le dimensioni della partecipazione, in modo tale da instaurare la reciproca sinergia tra teoria, idee e progetti e prassi, evitando che una prima fase epistemologico- teorica non trovi fondamenti in una successiva fase operativa. “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo”.
di Angela la Torre