Martedì 19 Novembre 2024

Sicurezza online: come difendersi in rete

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Un problema che sta crescendo di pari passo con la diffusione della rete e con l’apertura del mondo multimediale ad un pubblico sempre più ampio. Il web è, dalla sua nascita, terreno di opportunità ma anche di criticità enormi. In internet si annidano tantissimi rischi, dovuti alla presenza di malintenzionati e truffe di ogni genere.
Si va da identità rubate a vere e proprie intrusioni nella propria mail fino all’invio di trojan, spam e quant’altro. Storie già sentite, ma dato che chi con le frodi tenta di campare si inventa soluzioni sempre nuove, le truffe in rete trovano sempre nuovi campi di applicazione.
Un esempio concreto arriva da quanto è stato appurato di recente con il cosiddetta Silent Librarian: si parla di una banda di cybercriminali iraniani specializzata nei furti di informazioni ai danni di università e aziende private. Per tentare di arginare la frode sono stati emessi mandati di cattura internazionali ed è intervenuto direttamente l’FBI vista l’attitudine di questa banda di criminali di sottrarre dati personali che, nel corso degli anni, hanno generato un valore totale di oltre 3 miliardi di euro.
Un piatto ricco, ecco perché la reta fa gola ai malintenzionati. Si pensi che, per restare all’interno dei nostri confini, nel 2018 si sono registrati oltre 27mila casi di frodi creditizie realizzate tramite furto d’identità per un importo medio pari a 5mila euro.
Ovviamente l’affare diventa più ghiotto quando si parla di siti dai quali è possibile attingere ai dati personali di utenti, soprattutto in riferimento a carte di pagamento e conti bancari. Un esempio da questo punto di vista si è avuto, negli ultimi anni, con il gioco d’azzardo. I portali che consentono di giocare al casinò sono stati spesso presi di mira da frodi e tentativi di intrusione, per questo l’Agenzia dei Monopoli di Stato ha reso obbligatorio sistemi di crittografia avanzati per i casino online sicuri.
Oggi, i siti che offrono giochi online sono sicuri, se si parla esclusivamente di portali affiliati ai Monopoli di Stato e che quindi espongano relativo marchio Aams. In questo modo si è riusciti a contrastare le frodi in rete, spesso legate in passato a siti che avevano sede in qualche località improbabile nel mondo e che andavano a svuotare il conto gioco degli utenti una volta caricato.
Un esempio esplicativo che può riguardare anche chi usa la rete per investire, chi lo fa per gestire il proprio conto corrente con home banking ma anche, più semplicemente, chi effettua acquisti online tramite siti e-commerce.
Sincerarsi sempre della attendibilità del sito è il primo passaggio da portare a termine; perché oggi, per quanto strano possa sembrare, i veri ladri non sono quelli che si introducono in casa, come un tempo, per rubare oggetti di valore, bensì gli hacker in grado di frodare l’utente in rete e, magari, di rubargli dati personali.

 

Articolo presente in:
Dall'Italia

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