Se non si pagano le tasse non ci possono essere servizi pubblici efficienti. A Manfredonia ne abbiamo avuto la prova e ne stiamo pagando le conseguenze. L’energica azione della Corte dei Conti, che ha analizzato lo stato di salute delle casse cittadine, ha messo in evidenza dei numeri da capogiro che, solo un’azione volutamente distratta e dissennata di mala gestione finanziaria pubblica, poteva produrre. Molto peso lo ha anche avuto la riorganizzazione delle risorse provenienti dallo Stato centrale che ha ridotto notevolmente le provvidenze di cui i Comuni avevano bisogno per garantire servizi ai cittadini. Una miscela esplosiva che ha dissestato non pochi comuni italiani. Anomala la gestione della società che a Manfredonia avrebbe dovuto riscuotere le tasse dei cittadini “bravi” e sollecitare quelli che le tasse non le volevano proprio pagare. Da queste colonne abbiamo ribadito più volte, e lo ha rimarcato in modo impeccabile l’analisi della Corte dei Conti come la società Gestione Tributi abbia operato male il suo ruolo di esattore, con proroghe ingiustificate al suo appalto, complice un sistema politico compiacente e clientelare che ha prodotto costi altissimi ed introiti minimi. Tutto questo fino allo scorso luglio, data in cui il Commissario Straordinario, disponeva la gestione internalizzata delle entrate comunali, ad eccezione delle attività di gestione ordinaria dei tributi minori: cosap, imposta comunale pubblicità, censi-canoni-livelli, acquedotto rurale, pubbliche affissioni, supporto front office, pubbliche affissioni, emissioni ruoli, invio avvisi di accertamento e la riscossione coattiva. Tributi che saranno, gestiti, in concessione a soggetto abilitato, iscritto all’albo dei Concessionari con apposita gara che sarà predisposta a breve per l’affidamento. Il fine di questa necessaria ed urgente riorganizzazione della gestione tributaria comunale, è quello di ottimizzare la gestione delle varie fasi dei procedimenti per la gestione delle entrate ai fini dell›ottenimento degli obiettivi preposti in termini di efficienza, efficacia ed economicità nel rispetto delle esigenze di tutela, semplificazione e collaborazione nei confronti dei contribuenti. Un bel cambiamento radicale che ci auguriamo fortemente possa portare i suoi frutti e riassestare le ormai vuote casse comunali. E se ci saranno più risorse ci dovrebbero essere anche più servizi pubblici, cosa che ci auguriamo tutti.
di Grazia Amoruso
Esimia Amoruso, a fronte della riduzione dei trasferimenti erariali, i comuni italiani, ANCI in testa, hanno ottenuto l’autonomia impositiva. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Oggi tutti a piangere. Effettivamente tutti dovrebbero pagare le tasse ma la cattiva gestione, per incompetenza o per volontà, ha portato al tracollo finanziario del comune di Manfredonia. Perché prorogare servizi contro ogni norma legale? Perché mantenere in piedi carrozzoni a danno dell’intera cittadinanza? Credo che anche lei possa arrivare alle stesse conclusioni di tantissimi cittadini che non avevano niente in comune con i nostri lungimiranti politici. Ora quei cittadini dicevano e dicono “tengo famiglia” ma sottovoce, perché non si sa mai. Saluti