Buona, pulita e giusta. Come la domenica appena trascorsa a Mattinata, a celebrare una comunità e i prodotti della sua terra. All’insegna di Slow Food. L’occasione è nata dal ventennale
dell’istituzione del primo Presidio Slow Food; la Capitanata (con le condotte di Manfredonia, Foggia e Monti Dauni, Gargano e Gargano Nord) ha riunito al sole di ottobre la comunità degli
appassionati e i produttori dei 4 Presìdi locali: gli Agrumi del Gargano, la Fava di Carpino, il Caciocavallo podolico del Gargano, la Capra Garganica, la Vacca Podolica del Gargano. Location gli spazi all’aperto, le sale e il frantoio dell’Agriturismo Giorgio di Mattinata.
A sancire l’importanza dell’evento – in uno con la partecipazione del rappresentante legale di Slow Food Puglia Marcello Longo accompagnato da Luigia Ciuffreda, referente regionale per la provincia di Foggia – è stata la presenza di Piero Sardo, che da Bra ha portato la sua esperienza di Presidente della Fondazione Slow Food per la biodiversità. In un periodo storico caratterizzato da un crescente interesse per le politiche che mettono al centro l’ecologia e il futuro sostenibile del pianeta, sono le iniziative concrete che danno speranza e certificano la necessità di tener viva e desta l’attenzione. E, in questo, Slow Food vanta un’esperienza ormai più che ventennale e diffusa ovunque nel mondo. Anche con i Presìdi che, come dichiarato da Antonio Lauriola, fiduciario della Condotta di Manfredonia, “col sostegno alle produzioni tradizionali a rischio, oltre a salvare dall’estinzione le razze autoctone e le varietà di ortaggi e frutta, valorizzano i territori e rilanciano gli antichi mestieri e le tecniche di lavorazione. Un lavoro che, sull’identità e la storia di un popolo, progetta un futuro migliore”.
La giornata, cominciata con un momento di incontro e confronto tra tutti i partecipanti, ha messo in evidenza, tra le altre cose, le soddisfazioni dei produttori che, dopo il lungo e spesso faticoso processo di certificazione, rilevano con gioia come i risultati del mercato stiano dando risultati molto positivi, con importanti risposte da parte di un mercato di consumatori sempre più attenti ed informati. La strada segnata, dunque, è quella giusta. Il menù ha ovviamente messo al centro le ricchezze del territorio: alla colazione a base di latte di mucca munto alla mattina, ha fatto seguito il pranzo con pasta di grano duro al ragù di vacca podolica, muscisca e tagliata di vacca podolica e carne di capra garganica alla brace. Chiusura
affidata alle crostate e al panettone agli agrumi canditi del Gargano.
Interessanti le degustazioni offerte dalle aziende locali (all’iniziativa, hanno preso parte le aziende Fulgaro, Piano, Michele Vaira, Rosagra, Bramante, Casa Prencipe, Coppa Rossa, Ricucci,
Essenza Garganica, Giovanni Laidò): olio extravergine di oliva biologico, marmellate, limoncino, mandorle, bresaola podolica, formaggi vaccini e di capra, pecorino e, ovviamente, caciocavallo
podolico. Tutto rigorosamente realizzato con i prodotti locali. L’iniziativa è stata lodata da Piero Sardo – tra i fondatori di Slow Food – che ha dichiarato di voler diffusamente raccontare dell’esperienza a Bra per renderla un caso esemplare da replicare in tutta Italia. “Viva i Presìdi, viva i Presìdi pugliesi” ha concluso Sardo; “i Presìdi rappresentano ancora oggi, a distanza di 20 anni dalla loro istituzione, il principale progetto della nostra Associazione perché mettono in rete i produttori, la gente e le loro comunità con il proprio territorio. È necessario
conservare la biodiversità alimentare, attraverso prodotti naturali ottenuti con le risorse che la nostra Madre Terra ci mette a disposizione e che abbiamo il dovere di preservare per le generazioni future”.