“Il Gal dauno-ofantino (o daunofantino se si preferisce) risponde con toni acrimoniosi all’esercizio di un diritto di un rappresentante delle istituzioni.
Così si può sintetizzare il lungo intervento comparso ieri sugli organi di informazione, infarcito di offese gratuite, dettate probabilmente da ignoranza istituzionale.
E siccome repetita iuvant, ribadisco che, nella mia qualità di consigliere comunale Pd, oltre che di consigliere regionale Pd, nell’ambito delle mie prerogative indicate dal testo unico sugli enti locali, ho protocollato un’interrogazione al sindaco di Barletta, per conoscere se sia stata prevista una campagna efficace di comunicazione per i nuovi bandi del Gal dauno-ofantino, nonché gli eventuali costi della stessa; se sono previste sedi operative pubbliche del Gal e dove si trovano; a quanto ammonta la spesa effettuata fino a ora dal Gal e per quali beni o servizi è stata impegnata e se sono stati affidati incarichi professionali o effettuate assunzioni fino a oggi, specificandone beneficiari e costi.
Questi dati devono essere resi trasparenti e fruibili alla intera collettività attesa la natura pubblica delle risorse finanziarie disponibili, pari a circa 8 milioni di euro, che devono essere gestite con criteri di buona amministrazione, trasparenza, efficacia ed economicità.
La reazione spropositata del Gal dauno-ofantino dimostra una mancata conoscenza di quelli che sono i diritti dei consiglieri comunali, i quali hanno, tra le altre facoltà, proprio quella di chiedere agli uffici tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del loro mandato.
Fermo restando che l’esercizio di un diritto non possa e non debba essere stigmatizzato da alcuno, soprattutto da chi rappresenta le istituzioni, respingo tutte le accuse diffamatorie contenute nella esternazione a firma del Gal dauno-ofantino (in merito alle quali mi chiedo se sia da attribuire al presidente o all’intero cda) e non annuncio al momento atti difensivi o querele.
Da persona rispettosa delle istituzioni attenderò, infatti, la risposta ufficiale alla mia interrogazione ma successivamente, se dovessero ricorrerne i presupposti, in qualità di pubblico ufficiale, mi vedrò costretto ad agire dinanzi all’autorità giudiziaria competente”.
Così Ruggiero Mennea, consigliere regionale e comunale del Pd, sulla questione del Gal dauno-ofantino (o daunofantino) per la quale ha presentato un’interrogazione al sindaco di Barletta (Comune facente parte del Gal) per chiedere quali risultati abbia prodotto fino ad ora e preannunciando possibili audizioni nella competente commissione del Consiglio regionale della quale è componente.