Giovedì 21 Novembre 2024

Energas: lettera alle istituzioni nazionali e regionali

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OGGETTO: Osservazioni e richieste delle Associazioni di Manfredonia in merito alla risposta del Ministro Patuanelli all’interrogazione parlamentare del 2 ottobre,  a firma dell’Onorevole Antonio Tasso, sulla questione ENERGAS.

Le Associazioni “Manfredonia Nuova”, “Verdi Manfredonia”, “Movimento Verde”, “Territorio Zero Manfredonia”, “Stigmamente”, “Lipu”, Comitato Associazioni Operanti nel Sociale “Caons”, “Italia Nostra” evidenziano quanto segue.

La risposta del Ministro Patuanelli, all’Interrogazione Parlamentare dell’Onorevole  Antonio Tasso, sull’annosa questione Energas, ha messo in evidenza un nuovo elemento: il ricorso al TAR da parte di Energas contro il parere sfavorevole all’insediamento del mega impianto di gas GPL, con annesso gasdotto, sul territorio di Manfredonia, zona Santo Spiriticchio,  da parte della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Barletta – Andria – Trani e Foggia.

Nella ricostruzione della vicenda, il Ministro ha dimenticato di sottolineare che gli altri pareri favorevoli sono comunque tutti condizionati, come si evince dal verbale della conferenza di servizi del 5 dicembre 2018.

Sempre nel citato verbale, si chiedeva alla Regione Puglia, assente alla riunione, di esplicitare formalmente, in maniera inequivocabile, l’intesa negativa o positiva, rispetto all’insediamento dell’impianto in questione.

Il 10 febbraio 2019, in occasione del congresso regionale dei Verdi di Puglia, il Governatore Emiliano confermava l’adesione della Regione Puglia al risultato del referendum consultivo, ribadendo che avrebbe risposto con parere negativo alla richiesta del MiSE. In data 7 marzo, una delegazione dell’Associazione Manfredonia Nuova incontrava, nella sede della Regione,  il Capogabinetto del Presidente Emiliano, dott. Claudio Stefanazzi, per sollecitare un atto formale ( delibera di Giunta) che ribadisse il parere contrario all’insediamento Energas, atto che oggi si torna a chiedere con forza, affinché sia sventato definitivamente il rischio dell’insediamento del più grande megadeposito di gas GPL d’Europa e che sia ridata la serenità a questa martoriata città.

Ogni tipo di determinazione politica non prescinderà dall’esigenza da un lato di rispettare il territorio interessato e dall’altro dalla necessità di tutelare i cittadini di quel territorio, anche e soprattutto all’esito del referendum consultivo sul tema, che ha dato un risultato evidente di contrarietà dei cittadini a questo intervento”…  Apprezziamo le parole del Ministro, ma nel contempo non ci tranquillizzano, perché tante altre realtà simili alla nostra sono state tradite. E se Energas vincesse il ricorso al TAR sul parere della Soprintendenza, direste che non ci si può opporre?

Invitiamo la società Energas ( ex ISOSAR) a ritirare il  suo progetto, portatore di disoccupazione,  di inquinamento e di   rischio rilevante per la sicurezza delle popolazioni del territorio.

Inoltre, ricordiamo al Ministro Costa che il sito individuato dal richiedente si trova in una zona ZPS e SIC e che l’attracco delle navi gasiere si trova a ridosso di una zona dichiarata SIN, per le note vicende dell’ex ENICHEM, e che tale iniziativa è in netto contrasto con tutte le direttive europee, che vanno verso la dismissione dei combustibili fossili e l’incentivazione delle fonti rinnovabili, per la riduzione del riscaldamento globale.

Infine,  rivolgiamo un accorato appello al Presidente del Consiglio dei Ministri, nostro conterraneo, perché sventi questo insensato progetto, che devasterebbe una zona di pregio ambientale.

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