Nella primissima giornata odierna, personale della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Mobile della Questura di Foggia, al termine delle indagini coordinate e dirette dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito nei confronti di V.P., foggiano classe 1997 e D. A. S., foggiano classe 1998, quest’ultimo gravato da precedenti di polizia, ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia, in quanto ritenuti gravemente indiziati dei reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, nonché lesioni personali pluriaggravate ai danni di sei cittadini extracomunitari di nazionalità gambiana, senegalese, ganese e guineana.
Nel dettaglio, alle prime luci del 23 luglio u.s., gli Agenti della Polizia di Stato intervenivano in questa via Manfredonia, poiché un cittadino gambiano, a bordo di una bicicletta, era stato attinto al volto da alcune pietre scagliate dagli occupanti di una auto scura in transito. Gli investigatori correlavano questo episodio alle lesioni subite qualche ora prima del medesimo giorno da due cittadini senegalesi, i quali, analogamente a quanto accaduto al cittadino gambiano, erano stati attinti da sassi al volto mentre percorrevano in bicicletta via Manfredonia e, senza richiedere l’intervento delle forze di polizia, venivano soccorsi da personale medico, nonché a quanto accaduto in data 15 luglio, ove, alle ore 5,00 circa, nella medesima via e con il medesimo modus operandi, venivano attinti dal lancio di pietre due cittadini senegalesi e un ganese.
L’analitica ricostruzione dei percorsi effettuati dall’autovettura implicata nel lancio di pietre all’indirizzo dei cittadini stranieri mediante l’acquisizione delle telecamere di video sorveglianza presenti in zona, permetteva agli investigatori della Squadra Mobile di risalire agli utilizzatori dell’autovettura. Tale dato investigativo veniva successivamente corroborato dall’acquisizione delle descrizioni effettuate nell’immediatezza dei fatti dalle vittime e dal successivo riconoscimento da parte di quest’ultime dei due autori del reato.
A fronte dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dalla Squadra Mobile nell’ambito delle indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, su richiesta di quest’ultima il GIP presso il Tribunale di Foggia emetteva a carico dei due indagati ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari.