Martedì 19 Novembre 2024

Fridays for Future a Manfredonia. Se non ora quando? Se non noi chi? Non esiste un Pianeta B!

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Grande è stata la partecipazione lo scorso 27 Settembre per il Terzo Sciopero Globale per il Clima, il Fridays for future, movimento studentesco che nasce dall’attivismo della giovane Greta Thumberg, iniziato circa un anno fa. E’ partito come un sogno solitario di una ragazzina svedese e si è trasformato in una vera e propria onda Green, coinvolgendo ragazzi e ragazze di ogni parte del mondo. “Se non ora quando? Se non noi chi? Non esiste un Pianeta B!”. Questo uno degli slogan comparso sugli striscioni del Terzo Global Strike a Manfredonia. Non è vero che i giovani sono assopiti e dormienti. Sono un ribollire di passioni. Ogni giovane possiede dentro di sé una tensione volta a desiderare, a sperare che il futuro apporti un cambiamento emancipatore, principio fondante dell’utopia pedagogica, dove con il termine utopia non si intende un qualcosa di irrealizzabile. Lo scorso venerdì questa energia è affiorata per le strade cittadine, così come nell’ottobre 2015 quando i ragazzi manifestarono contro l’Energas. Non solo un corteo, con cori e striscioni, ma anche azioni concrete che impediscono anche ai più scettici di protestare. I ragazzi e le ragazze infatti, dotati di guanti e sacchi per la spazzatura, al termine della manifestazione hanno provveduto alla raccolta dei rifiuti nei pressi della Villa Comunale e del Fossato del Castello, dimostrando di tenere a cuore la propria città. Un fenomeno che dovrebbe educare a preservare l’ambiente pulito e non ad un incentivo a commettere inquinamento ambientale in quanto giustificati dall’azione volontaria dei giovani. Ad aderire al Fridays for Future, non sono stati solo gli studenti degli Istituti Superiori ma anche i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze degli istituti comprensivi che, insieme ai loro docenti, hanno provveduto allo svolgimento di attività di riflessione sulla problematica ambientale, con cartelloni, letture e piccoli flash-mob nei cortili della scuola. Gruppi spontanei dell’Istituto Mozzillo Iaccarino hanno inoltre realizzato una clean-up nei pressi della Rotonda, accompagnati dai loro insegnanti. Una mancanza di cui gli studenti delle scuole superiori hanno invece risentito. “Sarebbe stato bello se anche loro avessero aderito con noi” – ha rivelato un ragazzo. Gli adulti e gli insegnanti presenti, infatti, erano davvero esigui. Non lasciamo i giovani soli a combattere questa battaglia! Manfredonia è un territorio ferito dai danni dell’industria Ex Enichem. La partecipazione alla manifestazione ha assunto perciò una valenza simbolica. Il 26 Settembre 1976 ci fu la fuoriuscita di arsenico che ha rappresentato, e continua ad essere, una problematica urgente. Un altro eco-mostro silente si muove alle nostre spalle: l’Energas. Cosa ne è stato? Occorre chiarezza. La popolazione si è espressa con un referendum che ha visto la vittoria del NO sull’installazione del deposito di GPL più grande d’Europa. Ma poi? Nessuno ne parla più. Che siano i giovani a documentarsi, a studiare, ad interessarsi, in modo tale che le manifestazioni siano di incentivo per azioni ancora più concrete per la salvaguardia della Città. Non impediamo a questo fiume ormai in piena di arrestarsi. Facciamo in modo di ridurre l’inquinamento antropico proponendo buone prassi di cittadinanza attiva e di educazione sostenibile.

di Angela la Torre

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Ambiente · News

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