Giubilo per l’Arcidiocesi che è in Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo, Terra di Santi di Papi e di Vescovi. Si arricchisce di una nuova splendida figura, quella del nostro amatissimo concittadino don Paolo Borgia. Il 4 ottobre scorso, infatti, giorno che si celebra il Santo Patrono d’Italia Francesco d’Assisi, con solenne cerimonia avutasi nella Basilica Vaticana Papa Francesco lo ha ordinato arcivescovo titolare di Milazzo e Nunzio Apostolico. Ieri, Mons Borgia ha voluto condividere la sua grande gioia nella città che gli diede i natali, nella sua parrocchia, la Cattedrale che lo ha visto crescere nella fede, stretto dalla famiglia dai parenti e dagli amici. E proprio in quella Cattedrale, dedicata al Santo Vescovo Lorenzo Maiorano, gremita di fedeli, che ha voluto concelebrare la Santa Eucarestia, con l’amatissimo arcivescovo P. Franco Moscone e tutti i presbiteri convenuti per l’occasione dall’intera Arcidiocesi. Dopo la lettura della bolla papale da parte di Don Stefano Mazzone , delegato “ad omnia”, P. Franco, arcivescovo, nell’esprimere gratitudine al Santo Padre, per aver riposto tanta fiducia in un figlio di questa nostra meravigliosa Terra garganica che fino a poco tempo fa non conosceva ma che ha imparato ad amare ed apprezzare per la sua bellezza, il calore della sua gente e la forte fede che l’unisce alla Chiesa. Al neo arcivescovo il compiacimento per aver raggiunto un così importante traguardo che lo premia per la sua incondizionata dedizione alla Chiesa. Il celebrante, durante la sua appassionata omelia, visibilmente emozionato, dopo aver ringraziato dal profondo del cuore Papa Francesco per l’alto incarico affidatogli, pur se sotto una nuova veste ha promesso solennemente di continuare a servire la Chiesa con umiltà, così come lo stesso Pontefice nella sua omelia ci ha esortato: “Annunziate la vera Parola, non discorsi noiosi che nessuno capisce. Riflettete che siete stati scelti tra gli uomini e per gli uomini, non per voi stessi. Un vescovo deve servire più che dominare. L’episcopato è un nome di un servizio non di un onore poiché al vescovo compete di più il servire che il dominare. Non dimenticatevi che siete stati scelti dal gregge, non dimenticatevi delle vostre radici, di coloro che vi hanno trasmesso la fede, che vi hanno dato l’identità. Non rinnegate il popolo di Dio. Amate con amore di Padre e di fratello tutti coloro che Dio vi affida, anche i poveri e gli indifesi e quanti hanno bisogno di accoglienza e aiuto. Esortate i fedeli a cooperare l’impegno apostolico, ascoltateli volentieri. Vegliate con amore tutto il gregge”. Mons. Borgia, pur se il suo nuovo incarico lo porterà lontano dai confini dell’Italia, ha promesso solennemente che non dimenticherà la sua Terra, le origini che hanno generato il voler servire incondizionatamente Dio e la sua Chiesa. La famiglia, la sua Cattedrale dove è nata, cresciuta e consolidata la sua vocazione di diventare umile servitore di Dio. Mons. Paolo Borgia, nato a Manfredonia il 18 marzo 1966, è stato ordinato sacerdote il 10 aprile 1999, e incardinato a Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. Laureato in Diritto Canonico, è entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede il 1° dicembre 2001, prestando la propria opera nelle Rappresentanze Pontificie nella Repubblica Centrafricana, in Messico, Israele, Libano; presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato e presso la Sezione per gli Affari Generali della medesima Segreteria di Stato. È stato nominato Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato il 4 marzo 2016. Incarico che ha conservato fino alla ordinazione episcopale del 4 ottobre 2019. All’amico Mons. Paolo Borgia l’augurio più fervido e sincero di “Buona strada”, per l’alto incarico che onora la famiglia e la città di Manfredonia
Matteo di Sabato