Dopo l’assaggio del 22 settembre, sabato 12 e domenica 13 ottobre Manfredonia si calerà nuovamente nel Medioevo per festeggiare il suo Re Manfredi. Il grande corteo, animato dalle contrade (Astrologo, San Francesco/De Angelis e Torre Santa Maria), da caroselli di tamburi e balletti medioevali, partirà dalla radice del Molo di Ponente sabato alle ore 19:00. Ad aprire il corteo i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Comprensivo Don Milani 1 + Maiorano. Attraverseranno tutto corso Manfredi fino a giungere nel fossato del Castello dove si terranno spettacoli di acrobati, giochi per i bambini e combattimenti. Domenica la festa comincia dal mattino alle ore 9:30 nel fossato con gli attendamenti, il mercato medioevale e lo spettacolo di giocoleria, equilibrismo e fuoco intitolato “Babele” ad opera de “Gli acrobati del borgo”, e i bambini potranno perfino cavalcare i purosangue della Scuderia Manfredi. Alle ore 19:30 si terrà il dibattito intitolato “Al nostro ambiente… il dovuto rispetto?”, seguirà la rappresentazione teatrale del TeatroCinque “Manfredonia, sulle onde della storia”. Colonna sonora della manifestazione sarà la musica medioevale dei “Rota Temporis”. A dire il vero, molti criticano questa manifestazione muovendo giudizi di vario genere, ma non si rendono conto di quanta passione e quanto impegno si celi dietro ad un evento di tale portata. Innanzitutto dividere Manfredonia in quattro contrade ha messo in luce quello che resta delle mura della città, delle quali, anche se può sembrare strano, molti manfredoniani ignorano la storia, il significato e perfino l’esistenza, pur avendole sempre davanti agli occhi. Partendo dal Castello e procedendo in senso antiorario, percorrendo la cinta muraria si incontrano il torrione delle Capre, denominato poi dell’Astrologo, il torrione di Santa Maria, il torrione di Gasparre e il torrione di S. Benedetto, questi ultimi due demoliti ai primi del ‘900; segue poi il torrione de Angelis, il torrione S. Francesco e il torrione del Fico. Le torri, ancora oggi esistenti, sebbene alcune siano quasi inglobate nel tessuto urbano e in abbandono, sono la parte fondante delle contrade, che proprio dai nomi dei torrioni sono state designate come la Contrada della Torre dell’Astrologo, la Contrada della Torre di Santa Maria, la Contrada delle Torri San Francesco/De Angelis e la Contrada della Torre del Fico. Inoltre, è bene sapere che coloro che animano le contrade durante il palio non sono semplici figuranti in abiti medievali, ma persone davvero appassionate di questo periodo storico. Gli abiti, le scarpe, le armature e perfino le armi sono fedelissime riproduzioni tratte da dipinti dell’epoca che ritraggono costumi e spesso usi del tempo. Il tutto mi fa pensare a un’esperienza personale, anni addietro mi è capitato di visitare Brescello, un paesino in Emilia Romagna famoso per essere stato il set dei notissimi film di Don Camillo e Peppone. Annesso al museo del cinema, dedicato a questi due personaggi, c’è un museo archeologico dove sono raccolti i reperti di una Domus romana ritrovata nel costruire una scuola, ovvero una decina di anfore, due mosaici e qualche altro ritrovamento proveniente dai dintorni del paese. Grazie a questi pochi reperti a Brescello, oltre ad aver aperto un museo di due piani, si tiene annualmente, o almeno si teneva quando ci sono stata, un corteo storico romano. Beh, noi a Manfredonia abbiamo più di una domus e qualche anfora, oltre a tanta storia e testimonianze di ogni genere. E perciò possiamo ben prenderci il lusso di fare un corteo storico medievale dedicato a colui che le diede il nome.
Mariantonietta Di Sabato
Sarebbe opportuno anche diffondere il vero significato del nome della Città di Manfredonia: Molti cittadini (piccoli e grandi) sono ancora convinti che Manfredonia è l’unione del nome del re Manfredi e del nome della moglie (donia) Questa falsa credenza deve essere debellata. In realtà la moglie di Re Manfredi si chiamava Elena e nativa dell’attuale Albania. Manfredonia significa Terra,Territorio, Luogo (donia dal greco) di Manfredi
Grazie per la vostra attenzione.