Nota del vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta di Forza Italia.
“Ho effettuato una visita all’ospedale di Manfredonia per avere una panoramica precisa dei punti di forza e di debolezza del nosocomio, al di là delle carte e, soprattutto, delle tante rassicurazioni e chiacchiere che circolano sul futuro dello stesso. L’ho fatto con il direttore sanitario, il dottor Ciavarella, e con l’avv. Eleonora Pellico, coordinatrice territoriale di Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato. Ringrazio entrambi, perché è stato un giro proficuo ed illuminante. L’ospedale “San Camillo De Lellis” soffre di una gravissima carenza di personale, medico e paramedico, ha bisogno di macchinari all’altezza del compito assegnato ai reparti, ed è la rappresentazione plastica di tante promesse disattese e di proclami fumosi da parte del governo regionale, che nulla ha fatto per provvedere a risolvere tali carenze. Il reparto di Ortopedia ha solo due unità, a fronte di un organico che ne prevede sette e a ciò si aggiunge che da marzo prossimo il primario andrà in pensione. Ergo, ne resterà solo uno, con nubi dense sul suo futuro. Cosa pensa di fare la Asl per un reparto che ha dato sempre bella prova di sé e gode di grande affidabilità? Deficit di personale anche nel reparto di Cardiologia, dove ci sono otto medici a fronte di un organico che ne prevede 11. Non solo: manca un caposala, scarseggia il personale infermieristico e mancano gli operatori socio-sanitari. L’assenza del caposala sussiste anche a Gastroenterologia, con tutte le criticità che ne conseguono. In quest’ultimo reparto, ci sono solo tre medici (oltre al primario) nonostante la pianta organica ne preveda cinque (oltre al primario), e di questi solo due effettuano alcune importanti attività come la endoscopia digestiva. Un modo come un altro per mettere i reparti nella condizione di non poter produrre i “numeri” richiesti, al fine di avere un alibi per la loro chiusura. Così al danno si aggiunge la beffa. Infine, la tanto decantata riabilitazione intra-ospedaliera non è ancora operativa, sebbene sia stata tanto sbandierata da alcuni esponenti politici del centrosinistra. Tra l’altro, non si sa nemmeno dove possa essere materialmente allocata, tenuto conto del fatto che non vi sono spazi disponibili nell’ospedale. Salvo che “Qualcuno” non voglia procedere ad ulteriori tagli e dismissioni. Insomma, i problemi che attanagliano l’ospedale sono tanti e noi li abbiamo voluti conoscere direttamente confrontandoci con coloro che lo vivono ogni giorno e ci lavorano. Tradurrò in proposte e in battaglia politica tutto ciò che abbiamo toccato, e che toccheremo ancora, con mano, nel tentativo di salvare quanto possibile, pur muovendoci in un contesto di oggettivo “disinteresse”, per usare un eufemismo, della Giunta regionale”.
“Ho effettuato una visita all’ospedale di Manfredonia per avere una panoramica precisa dei punti di forza e di debolezza del nosocomio, al di là delle carte e, soprattutto, delle tante rassicurazioni e chiacchiere che circolano sul futuro dello stesso. L’ho fatto con il direttore sanitario, il dottor Ciavarella, e con l’avv. Eleonora Pellico, coordinatrice territoriale di Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato. Ringrazio entrambi, perché è stato un giro proficuo ed illuminante. L’ospedale “San Camillo De Lellis” soffre di una gravissima carenza di personale, medico e paramedico, ha bisogno di macchinari all’altezza del compito assegnato ai reparti, ed è la rappresentazione plastica di tante promesse disattese e di proclami fumosi da parte del governo regionale, che nulla ha fatto per provvedere a risolvere tali carenze. Il reparto di Ortopedia ha solo due unità, a fronte di un organico che ne prevede sette e a ciò si aggiunge che da marzo prossimo il primario andrà in pensione. Ergo, ne resterà solo uno, con nubi dense sul suo futuro. Cosa pensa di fare la Asl per un reparto che ha dato sempre bella prova di sé e gode di grande affidabilità? Deficit di personale anche nel reparto di Cardiologia, dove ci sono otto medici a fronte di un organico che ne prevede 11. Non solo: manca un caposala, scarseggia il personale infermieristico e mancano gli operatori socio-sanitari. L’assenza del caposala sussiste anche a Gastroenterologia, con tutte le criticità che ne conseguono. In quest’ultimo reparto, ci sono solo tre medici (oltre al primario) nonostante la pianta organica ne preveda cinque (oltre al primario), e di questi solo due effettuano alcune importanti attività come la endoscopia digestiva. Un modo come un altro per mettere i reparti nella condizione di non poter produrre i “numeri” richiesti, al fine di avere un alibi per la loro chiusura. Così al danno si aggiunge la beffa. Infine, la tanto decantata riabilitazione intra-ospedaliera non è ancora operativa, sebbene sia stata tanto sbandierata da alcuni esponenti politici del centrosinistra. Tra l’altro, non si sa nemmeno dove possa essere materialmente allocata, tenuto conto del fatto che non vi sono spazi disponibili nell’ospedale. Salvo che “Qualcuno” non voglia procedere ad ulteriori tagli e dismissioni. Insomma, i problemi che attanagliano l’ospedale sono tanti e noi li abbiamo voluti conoscere direttamente confrontandoci con coloro che lo vivono ogni giorno e ci lavorano. Tradurrò in proposte e in battaglia politica tutto ciò che abbiamo toccato, e che toccheremo ancora, con mano, nel tentativo di salvare quanto possibile, pur muovendoci in un contesto di oggettivo “disinteresse”, per usare un eufemismo, della Giunta regionale”.
MI PERMETTO DI DIRE LA MIA:
IL CONCETTO DI DEMOCRAZIA APPARE PER QUALCUNO MOLTO COMPLICATO AHIMè…. E’ STATO CONCESSO AGLI ELETTORI DELLA REGIONE PUGLIA DI VOTARE E QUINDI DI ELEGGERE UNA MAGGIORANZA REGIONALE DI CENTRO SINISTRA.
MANFREDONIA , PER’ALTRO HA OTTENUTO BEN DUE CONSIGLIERI REGIONALI , UNO ALLA MAGGIORANZA, IL SIG. PAOLO CAMPO ED UNO ALL’OPPOSIZIONE. I PROVVEDIMENTI DI CANNIBALISMO NEI CONFRONTI DEL NOSTRO OSPEDALE NON POSSONO VENIRE DALL’OPPOSIZIONE …!!! è COSI DIFFICILE DA CAPIRE?????!!!!! PROVENGONO DA UNA MAGGIORANZA DI GOVERNO REGIONALE CHE HA A CAPO UN CERTO MICHELE EMILIANO E COME CONSIGLIERE DI MANFREDONIA IL GIà CITATO SIG. PAOLO CAMPO, CHE NON SI è AFFANNATO AD IMPEDIRE COTANTO SMACCO AL NOSTRO TERRITORIO. LO SMANTELLAMENTO DELL’OSPEDALE è OPERA LORO!!!! NON FATE FINTA DI NIENTE.. NON GIRATEVI SEMPRE DALL’ALTRA PARTE!!!!!???. IN PIù MI SEMBRA DEL TUTTO INDECOROSO MUOVERE CRITICHE ALL’UNICO CONSIGLIERE CHE HA PIù VOLTE INTERROGATO FORMALMENTE IL PRESIDENTE EMILIANO (GIANDIOEGO GATTA)… ACCIOCCHè QUESTO SCEMPIO NON AVVENISSE … INVECE DI INFORMARVI POCO …CONFIDATE PIù IN VOI…CON UNA MATITA IN MANO, NEL SEGRETO DELL’URNA…POTETE CAMBIARE LE SORTI DEL NOSTRO OSPEDALE E DELLA NOSTRA CITTà….NON HO MAI VOTATO GATTA….MA QUESTA VOLTA LO FARò..PER TUTTO QUELLO CHE STA FACENDO PER L’OSPEDALE…E PER TANTI ALTRI PROBLEMI DI CUI SI è FATTO CARICO!
Spesso i leoni da tastiera parlano tanto per… da infermiere di quell’ospedale posso dire che forse è l’unico che ci ha ricevuti, ascoltati ed ha spesso alzato la voce in consiglio quando la maggioranza era silente e complice di questa come tante altre disfatte.. ma dall’opposizione più di denunciare, più di sensibilizzare l’opinione pubblica non credo si possa fare di più.. in altre vesti sono certo, dopo ciò a cui ho assistito,il risultato sarebbe stato ben diverso. Spero per tutti che si arrivi alle elezioni prima che venga compiuto l’ennesimo scempio
Gatta è l’unico che parla e agisce, con lui dovremmo farlo tutti. Diamoci una mossa ad agire e non state sempre a criticare l’operato degli altri.
Almeno esiste qualcuno che si interessa, non commentate ma agite, per chi non ne è a conoscenza qui è l’altra parte dell’Africa,senza ospedale e stazione ferroviaria, praticamente non è rimasto più nulla…………….anzi sì i così detti cammina piazza. Manfredoniani vergognatevi abbiate le palle di reagire.
Finora dov’eri, Gatta??? Si avvicinano le elezioni