“Interessare e appassionare al teatro chi vive nelle periferie geografiche, sociali o culturali in modo che ne facciano un’esperienza diretta come spettatori o come attori”.
È la sintesi proposta dall’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, di “Periferie al Centro”, l’avviso pubblico per raccogliere progetti artistico-culturali, elaborato e gestito dal Teatro Pubblico Pugliese e presentato stamattina alla Biblioteca “La Magna Capitana” di Foggia.
“Fortemente simbolica anche la stessa scelta di illustrare questo nuovo intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia nell’ex Biblioteca provinciale, ormai diventata regionale”, ha proseguito Piemontese riferendosi a “un luogo che, prima di passare nella proprietà e nel governo pieno della Regione, aveva suscitato grandi e diffuse preoccupazioni sul suo futuro e che, oggi, vive una grande fase di rinnovamento e valorizzazione, grazie a investimenti che hanno concretamente aumentato ore di lavoro dei dipendenti e dotazioni fisiche e tecnologiche”.
L’incontro di stamattina, con la partecipazione del presidente e del direttore del Teatro Pubblico Pugliese, Giuseppe D’Urso e Sante Levante, ospiti della direttrice del Polo Biblio-Museale di Foggia, Gabriella Berardi, oltre agli organi di informazione ha catalizzato l’attenzione di sindaci, amministratori, associazioni, operatori culturali e compagnie teatrali, coinvolti in questa corale costruzione di una programmazione di attività di spettacolo dal vivo e iniziative culturali collaterali, da realizzare in Puglia nel periodo compreso tra il mese di ottobre 2019 e giugno 2020, con il sostegno di un budget di circa 500 mila euro che è già prevedibile sarà incrementato, dato il vasto interesse suscitato nelle sei settimane trascorse dal lancio dell’iniziativa, avvenuto il 23 luglio scorso.
I progetti, da candidare entro le ore 13:00 di lunedì 23 settembre prossimo, dovranno essere elaborati pensando a rappresentazioni da realizzarsi all’interno di borghi o comuni con meno di 30 mila abitanti oppure in quartieri periferici di comuni con oltre 30 mila abitanti. Dovranno prevedere almeno due spettacoli dal vivo all’interno di un contenitore teatrale, almeno un laboratorio teatrale dedicato ai ragazzi, un laboratorio di musica o teatro o danza o circo rivolto a maggiorenni under 35 anni, almeno un evento culturale diverso da laboratori e da spettacoli come, ad esempio, un percorso di promozione della lettura.
A eccezione delle due rappresentazioni da mettere in scena in un teatro, le altre attività dovranno svolgersi all’interno di contenitori e attrattori culturali, preferibilmente in luoghi non consueti di programmazione di spettacolo dal vivo.
“Ci siamo immaginati questa articolazione anche per mettere a valore in modo coinvolgente i diffusi investimenti che la Regione Puglia ha realizzato in questi anni in tutte le comunità pugliesi, nella cornice del Piano PiiilCulturainPugiia, il Piano Strategico della Cultura della Regione Puglia 2017-2026, con un occhio particolare per quei quartieri, quei comuni o periferie urbane, nei quali non sempre c’è stata una programmazione teatrale strutturata”, ha osservato il presidente del TPP D’Urso.