Domenica 22 Dicembre 2024

Manfredonia ri-alzati! Riflessioni e proposte: risposta alla Nursind

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La nota del Segretario Aziendale NURSIND e RSU Asl Fg Dott. Michelangelo Impagnatiello del 30 agosto 2019, è una buona occasione per chiarire e spiegare alcuni passaggi istituzionali.

  1. Il parere favorevole con l’osservazione, espresso da parte di diverse formazioni politiche, della III Commissione Consiliare Permanente del Consiglio Regionale della Puglia n. 115 del 31/07/2019, di “Modificare la classificazione dell’ospedale “S. Camilo de Lellis” di Manfredonia da ospedale di base in ospedale di Primo Livello”, ha valore consultivo, quindi la proposta se ritenuta “accoglibile”, deve essere approvata dalla Giunta Regionale.

L’importanza dell’approvazione della proposta ha un duplice significato:

  1. Consapevolezza delle esigenze del territorio afferente al nostro P.O.
  2. Per la prima volta si parla, in una sede istituzionale, delle necessità del P.O. “S. Camillo” e credo che l’atto sia encomiabile, indipendentemente da chi l’abbia promosso.

Portare all’attenzione dell’opinione pubblica questo passaggio istituzionale non credo che si possa definire “sconsideratezza”, “mediocrità nelle dinamiche sanitarie”, “strumentalizzazione”.

  1. Il Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70: Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, è vero non può essere modificato dal parere di una commissione. Ma il D.M. 70/15 è solo un regolamento, ciò che va modificato è la delibera di Giunta Regionale che recepisce il regolamento cioè la Deliberazione della G.R. n. 1195 del 03/07/19 Approvazione provvedimento unico – proposta di regolamento regionale: “Riordino ospedaliero della Regione Puglia ai sensi del D.M. n. 70/2015 e delle leggi di stabilità 2016-2017. Modifica e integrazione della DGR n. 1095/2017 e n.53/2018. Abrogazione.”
  2. L’ospedale “S. Camillo”, pur essendo classificato di base presenta Servizi ed U.O. aggiuntivi per cui è definito “rinforzato”. L’applicazione “ad litteram” del DM 70/15 potrebbe essere penalizzante.
  3. Caro Michelangelo, nei primi incontri dell’assise, si è molto riflettuto sui rapporti intercorrenti tra medici ospedalieri e medici del territorio. Questi ultimi stanno dimostrando, con la loro partecipazione costante, senso di responsabilità ed interesse a tutelare il PO “S. Camillo” del Distretto 54. Il Territorio è l’altra realtà-cenerentola che aspetta da tempo immemore soluzioni alle carenze dei servizi per le criticità in acuto e soprattutto in cronico dei nostri cittadini. Mi riferisco per esempio alla riabilitazione un tempo fiore all’occhiello della nostra città e ai pazienti psichiatrici e alle loro famiglie sempre più abbandonate. Quando ci si incontra e si dialoga si trovano punti, i cui interessi sono comuni ed utili ad entrambi e soprattutto ai cittadini e ai pazienti che vivono malissimo le loro cronicità. D’altronde il paziente non è un pacco che puoi “dirottare” a tuo piacimento. Ti ricordo che il rapporto operatore – paziente è una “alleanza terapeutica”, tra la “fiducia” del paziente e la “coscienza” del medico/dell’infermiere. La relazione può essere considerata come “bene relazionale”, se si basa sulla gratuità ed empatia (DM 70/15 “centralità del paziente ed umanizzazione delle cure”). Forse sarebbe opportuno, per tutti gli operatori del PO “S. Camillo”, un esame di coscienza e anteporre la logica del servizio a quella degli interessi individuali. Credo che gli incontri che stiamo svolgendo tra i medici ospedalieri, i tecnici ospedalieri, gli infermieri, i medici del territorio e le associazioni socio-sanitarie locali, sia finalmente un’importante presa di coscienza. Oggi abbiamo una grande opportunità per impedire che continuino le disattenzioni della Politica verso questo importante Territorio della nostra Provincia e della Puglia nella storia e nella società civile. Il dialogo è costruttivo per tutti. Continueremo a incontrarci con i responsabili della Politica locale e Regionale per risolvere insieme le criticità del SSN nel Distretto 54 dell’ASL-Fg.
  4. Per contrastare le inefficienze funzionali e correggere quelle istituzionali amministrative, se le organizzazioni sindacali del P.O. volessero partecipare, si potrebbe istituire un “Osservatorio Permanente” sul buon funzionamento dell’OSPEDALE “SAN CAMILLO DE LELLIS” di Manfredonia. Esso potrebbe contribuire ad una più effettiva conoscenza delle condizioni operative, materiali e funzionali nelle quali viene esercitata la funzione di assistenza ospedaliera, con particolare riguardo agli aspetti clinici, tecnici, informatici ed economici della tutela dei diritti alla salute.

All’Ospedale moderno si chiede di mettere al centro la persona e le sue necessità, di aprirsi al territorio e di integrarsi con la comunità sociale.

Dott. Renato Sammarco e Dott. Gaetano Granatiero

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