la lettura della sua dichiarazione del 28/08/2019, in qualità di presidente del Gruppo Pd Consiglio Puglia, lascia perplessi.
Si legge: “L’impegno per la tutela e la valorizzazione dell’ospedale di Manfredonia si misurano sulla concretezza dell’azione e il realismo degli obiettivi. La comprensione, però, non può sovvertire la realtà del piano di riordino ospedaliero e dei vincoli finanziari imposti alla Regione Puglia dal Ministero della Salute. Quella legittima istanza non potrà essere accolta.”
Mi permetto di farLe osservare che Ella riconosce LEGITTIMA L’ISTANZA , stiamo trattando della tutela della salute dei cittadini e della proposta di classificazione del San Camillo quale ‘ospedale di primo livello’.
• La stessa Corte Costituzionale con sentenza 275/2016 definisce che “a essere costituzionalmente doveroso, infatti, non è il rispetto dell’equilibrio di bilancio, ma l’erogazione delle prestazioni in cui si sostanzia il nucleo incomprimibile dei diritti. Il dato di partenza è, dunque, la necessaria garanzia dei diritti e a partire da essa vanno “costruiti” i bilanci pubblici, destinando in essi obbligatoriamente tutte le risorse necessarie affinché le pubbliche amministrazioni assolvano ai propri doveri costituzionali.”
• Il Piano di Riordino ospedaliero della Regione Puglia presenta notevoli criticità, in quanto non è progettato sulla base della richiesta di salute del territorio, ovvero su valutazioni ed analisi oggettive tecnicamente validate, di tipo strutturale, demografico, epidemiologico, ma sulla base di dati economico/aziendali.
• Il Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70: Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera.(Decreto da cui origina la Classificazione delle strutture ospedaliere) Definisce:
o Tutte le strutture sanitarie che concorrono a garantire gli obiettivi assistenziali debbono operare secondo il principio della efficacia, qualità e sicurezza delle cure, dell’efficienza, della centralità del paziente e dell’umanizzazione delle cure, nel rispetto della dignità della persona.
Per tutelare e valorizzare l’ospedale di Manfredonia i suoi utenti e gli operatori è doveroso concretizzare azioni con un realismo degli obiettivi che garantisca efficacia, qualità e sicurezza delle cure, nel rispetto della dignità della persona.
L’assise degli operatori sanitari di Manfredonia ha elaborato un progetto che presenta, per il momento, solo elementi basilari compatibili con le delibere di G.R. pubblicati e potrebbe garantire tali requisiti
Il Progetto LEONARDO PER IL S. CAMILLO descrive nella pag. 1 la situazione attuale confrontata con ciò che è previsto dalla Del Reg Puglia n° 53 del 23/01/2018.
A pag. 2 vi è la nostra proposta che parte da ciò che è previsto ed integra secondo criteri di sicurezza e i bisogni del territorio.
A pag. 3 confronta la situazione attuale con DGR 1195 03.07.2019
Un ospedale con reparti chirurgici non può essere sprovvista di area critica con p.l. di subintensiva H24 e si è prevista U.O. di Anestesia H24 con 4 P.l. terapia subintensiva.
In cardiologia il mantenimento dei 16 p.l. con la riabilitazione cardiologica. Riapertura AMBULATORIO DI ELETTROFISIOLOGIA (impianto PaceMaker).
La chirurgia generale con i Day- Service Multidisciplinare (Oculistica, Urologia, ORL)
La medicina generale con l’aggiunta di D.H. Oncologico (4 posti), vedi rapporto SENTIERI – Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento (A Manfredonia, nel periodo compreso tra il 2006 e il 2013, vi sono stati 4004 ricoveri per tumori maligni e 1284 decessi. A fare la parte del leone, nei ricoveri degli uomini, sono stati i tumori della cute, seguiti da quelli maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni (la principale causa di decesso), della prostata e della vescica. Tra le donne, le ragioni principali dei ricoveri ospedalieri sono stati i tumori maligni della cute e, manco a dirlo, della mammella (352 ricoveri e 81 decessi). Le malattie del sistema circolatorio sono state 8820, equamente distribuite tra uomini e donne, con netta prevalenza di quelle cardiache (gli uomini muoiono soprattutto per cardiopatie ischemiche, le donne per malattie cerebrovascolari). Quasi diecimila, 9707, infine, i ricoveri ospedalieri per malattie dell’apparato digerente, e 5728 quelli per malattie dell’apparato respiratorio: nel primo caso vi sono stati 174 decessi e nel secondo 265. Il numero di ricoverati per tutte le cause naturali risulta sistematicamente in eccesso nel primo anno di vita, in età pediatrica, pediatrico-adolescenziale e giovanile” e che “Per quanto riguarda il rischio oncologico, si segnala un eccesso di mortalità per tutti i tumori in età pediatrica”. “Eccessi nei ricoverati si osservano in età giovanile (20-29 anni) per tutti i tumori e, con maggior persuasività, per la leucemia mieloide”, Tra il 2002 e il 2015 sono nati poco meno di diecimila bambini, 9338 per l’esattezza. Le malformazioni congenite rilevate sono state 274: il doppio della media regionale, sono risultati superiori al numero di casi attesi le malformazioni congenite (MC) afferenti il cuore, l’apparato digerente e quello urinario. )
Ortopedia e Traumatologia con attivazione della traumatologia
Psichiatria ·2 p.l. da dedicare alla Neuro Psichiatria Infantile . Riattivazione servizio EEG
Recupero e riabilitazione funz.
Gastroenterologia
Lungodegenza
SERVIZI Aggiungere
Pediatria Attivazione Servizio 4 p.l tecnici
Ostetricia e Ginecologia 5 p.l. tecnici
Le pag. 4 e 5 presentano le proposte e le criticità
La prospettiva funzionale utile potrebbe essere quella della classificazione di primo livello
Distinti saluti
Dott. Gaetano Granatiero
Per RISOLVERE i problemi della sanità,bisognerebbe allontanare la politica dalla gestione degli ospedali e dalla sanità in genere. FAR Pagare sempre un ticket ( tranne che ai pazienti con patologie certificate ), in modo da dare un contributo necessario al sistema.
Quando si dice che la sanità dev’essere gestita dal personale medico non si dice una fesseria, cosa che invece si manifesta nella gestione della classe politica che amministrastra senza scienza e sopratutto senza determinati organi, in primissimi cervello e cuore.