Sarà l’inconfondibile voce calda ed emozionante dell’elegante Silvia Mezzanotte la protagonista del tradizionale concerto del 31 agosto a Manfredonia per la Festa Patronale in onore di Maria SS. di Siponto (ore 22.00, Piazza Papa Giovanni XXIII).
Il “Summer Tour 2019” è il tour con cui Silvia Mezzanotte, si presenta nelle piazze di tutta Italia per portare, oltre alla musica dei Matia Bazar ( di cui è stata voce solista dal 1999 al 2004 e dal 2010 fino al 2016), la sua anima più rock.
Durante questo concerto Silvia Mezzanotte interpreta i più importanti brani del repertorio dei Matia Bazar, tra cui la celebre “Messaggio d’Amore” che li ha consacrati vincitori del Festival di Sanremo nel 2002, alcune canzoni del suo nuovo progetto discografico e successi nazionali e internazionali di artisti a cui è professionalmente legata.
“Da grande sarò una cantante”, si diceva ancora bambina Silvia Mezzanotte. Ma la sua timidezza le permetteva di cantare solo al sicuro, tra le pareti della sua camera…
Il suo percorso artistico ha ufficialmente inizio, nel 1990, quando partecipa alla 39esima edizione del Festival di Sanremo – categoria Giovani, con la canzone “Sarai grande”, piazzandosi al quarto posto.
Negli anni ’90 l’artista bolognese sperimenta e misura il suo talento con collaborazioni importanti con altri big della musica italiana, tra i quali: Francesco De Gregori, Mia Martini, Laura Pausini, Andrea Bocelli.
Nel 1999 diventa la voce dei Matia Bazar e insieme alla storica band, nel 2000, partecipa alla 49esima edizione del Festival della Canzone Italiana con il brano “Brivido caldo”, che si piazza all’ottavo posto. La giuria demoscopica li vorrebbe al terzo posto e infatti il singolo, diviene un nuovo “classico” del gruppo. La stessa formazione ritorna all’Ariston l’anno successivo salendo sul podio, al terzo posto, con “Questa nostra grande storia d’amore”.
Il 2002 è l’anno della consacrazione: con il brano“Messaggio d’amore” i Matia Bazar vincono il Festival e partono per un tour internazionale, dal quale viene realizzato “Messaggi dal vivo”, il primo album live del gruppo.
Silvia, scalda con la sua voce i più grandi successi del passato e del presente dei Matia da “Cavallo bianco” a “Ti sento” da “Brivido caldo” a “Vacanze romane”, da “Solo tu” e “Messaggio d’amore”.
Nel 2004, interrompe il percorso artistico con lo storico gruppo per dedicarsi nuovamente alla carriera solista.
Dopo un lungo lavoro, nel 2006, ritorna sulle scene con l’album “Il viaggio”, prodotto da Alessandro Colombini, che contiene otto brani, cuciti sulle sue esigenze, prima tra tutte quella di parlare al femminile, facendosi così interprete e traduttrice dei pensieri e delle paure delle donne.
Nello stesso anno Massimo Ranieri, la sceglie per duettare con lui in “Perdere l’amore”, brano inserito nell’album dell’artista napoletano “Canto perché non so nuotare”; lo stesso, dopo l’esito felice del duetto che impreziosisce l’album, la vuole al suo fianco nel 2007 come ospite fissa nel suo show televisivo “Tutte donne tranne me”, che va in onda sulla Rai uno.
L’artista attratta sempre e in modo esclusivo – come lei stessa ha più volte affermato – dal mondo musicale delle donne, torna alle radici: le grandi interpreti femminili. Partecipa così a diverse trasmissioni radiofoniche e televisive, attingendo dai repertori delle regine della musica internazionale.
Nel 2008 esce “Lunatica”, un album raffinato nel quale la cantante affronta il suo passato ed il suo presente. Dodici canzoni per svelare paure, fragilità, contraddizioni, curiosità e altri aspetti di una delle più belle voci del panorama musicale italiano. Per la prima volta, la Mezzanotte firma alcune delle canzoni del disco. Il primo singolo estratto è “Non c’è contatto”, che diventa un video cult anche grazie alla regia di Luciano Melchionna e l’interpretazione dell’attrice Carolina Crescentini. Nell’album si circonda di grandi autori (da Raf a Grazia Verasani, da Franco Battiato a Goran Kuzminac e Vincenzo Incenzo, da Riccardo Cocciante e Marco Luberti a Ron).
Il secondo singolo “Silvia che freddo”, è scritto di getto dalla scrittrice Grazia Verasani, sua amica di vecchia data, dopo una serata di confidenze davanti ad una bottiglia di buon vino rosso.
La voglia di ritornare a dare voce alle sue donne, però, non è sazia e, nel 2009, debutta in teatro con il suo recital “Le mie Regine”, nel quale, accompagnata da Pino De Fazio al pianoforte, Luca Cantelli al contrabasso e Max Govoni alla batteria celebra in dimensione acustica, le più grandi interpreti di tutti i tempi.
A settembre 2010 torna ad essere la voce dei Matia Bazar. Riprende a pieno titolo il ruolo di vocalist con il nuovo lavoro discografico “Conseguenza logica”, un album che parla dei mille volti dell’amore. Nel 2012, con il gruppo, torna sul palcoscenico di Sanremo con il brano “Sei tu”. Nel corso della kermesse Silvia duetta con Al Jarreau nel memorabile “Speak softly love”, colonna sonora de “Il padrino” e con Mauro Coruzzi (in arte Platinette) proponendo una versione suggestiva e intima del brano in gara.
Continuano di pari passo i concerti con i Matia Bazar ed il tour di Regine.
A settembre 2013, viene chiamata da Michael Bolton per duettare a Toronto nella canzone “The prayer”, un’interpretazione che scatena la standing ovation di tutto il pubblico del Powerade Center di Brampton.
Il 2015 nasce sotto la stella del nuovo progetto targato Matia Bazar, “40th Anniversary Celebration”, un cofanetto live audio e video, per ripercorrere attraverso un concerto la storia quarantennale del gruppo. Ma il 12 agosto nel pieno della tournée, l’improvvisa scomparsa di Giancarlo Golzi, leader storico dei Matia, interrompe le attività del gruppo e causa la fine della collaborazione tra Silvia, Piero Cassano e Fabio Perversi.
Nel 2016 Silvia è pronta a rimettersi in gioco e riprende la sua carriera da solista. Continuano infatti i concerti in teatro e la sua attività di scouting e coaching. All’attività artistica affianca ormai da tempo quella didattica, che assume una nuova dimensione con l’apertura della “The Vocal Academy”, accademia di canto caratterizzata da un innovativo metodo di studio, ideato e sperimentato nel corso di tre anni in collaborazione con il maestro e polistrumentista Riccardo Russo, socio e cofondatore dell’accademia e di tutte le 8 sedi affiliate.
Dal 16 settembre 2016 inizia per Silvia una nuova entusiasmante avventura: diviene uno dei 12 protagonisti di “Tale e quale show”, trasmissione di punta del palinsesto rai: Silvia vince la competizione, anche grazie ad una magistrale interpretazione di Brava di Mina “Mai avrei osato, dice la cantante, interpretare una canzone cosi’ difficile. Su richiesta della produzione mi sono buttata in quello che ritengo a un doppio salto mortale vocale… e’ andata cosi’ bene che ora, Brava e’ a tutti gli effetti uno dei brani di punta del mio repertorio”.
Il 2017 vede Silvia impegnata in una intensa stagione di spettacoli in Italia e all’estero. Da novembre e’ nuovamente protagonista del Torneo di Tale e Quale Show, ogni venerdi’ su Rai uno.
A gennaio 2018 Silvia inizia una collaborazione di straordinario spessore con Dionne Warwick e vola a New York per incidere con lei un duetto che sara’ parte di un progetto internazionale che vedra’ la luce nel 2020
Il 31 maggio 2019 Silvia Mezzanotte torna sul mercato discografico con il nuovo album dal titolo “Aspetta un attimo” . Un disco maturo, importante, introspettivo dove spiccano tra gli altri, Pino Marcucci (autore per Carreras) Giuseppe Fulcheri (Mina, Oxa) e Roberta Faccani.11 tracce legate da un fil rouge insolito: la riflessione ” In questa epoca cosi’ frettolosa e superficiale _racconta l’artista_ l’unico modo che abbiamo per restare in equilibrio e’ quello di fermarci, respirare, contare fino a 10 e solo dopo prendere decisioni. “Aspetta un attimo” e’ una frase semplice, che ripetiamo agli altri nel corso della giornata decine di volte, dimenticando che dovremmo farlo piu’ spesso guardandoci allo specchio”
Contestualmente Silvia e’ impegnata dal mese di maggio nel nuovo “Aspetta un attimo tour 2019” che la vedra’ impegnata nelle piazze di tutta la penisola fino a ottobre.
Flavio Ognissanti