riceviamo e pubblichiamo
Manfredonia sta attraversando uno dei peggiori periodi della sua storia.
Senza voler cercare per forza capri espiatori ed anche per evitare di essere coinvolti in una sterile polemica, è bene che ci rendiamo conto che questa situazione è stata provocata dal totale lassismo di tutti. La politica non può fare tutto e per tutti, sia ben chiaro. Se la società civile cittadina non si adegua alle regole della normale convivenza, si adagia sul “lascia fare” o “lascia stare”, i risultati non potranno che essere pessimi.
Tanti aspettavano l’arrivo del Commissario Prefettizio come l’avvio di una nuova era positiva per la città, non valutando che egli è un funzionario dello Stato che adotta, prevalentemente, atti di ordinaria amministrazione ovvero atti di straordinaria amministrazione soltanto in casi eccezionali, fino a quando la vita politica cittadina riprenda normalmente i suoi ritmi.
Ebbene, la parentesi commissariale potrebbe concludersi entro poco tempo oppure, nel caso peggiore, durare anche qualche anno.
In questa ipotesi, lo sfacelo sarebbe totale. Certamente, a questo punto nulla è possibile fare per deviare il corso della storia.
Però, da questa vicenda tutti dovremmo trarre insegnamento e capire che se i servizi non vengono erogati al meglio la colpa è anche di tutti i cittadini perché insieme dovremmo spronare la Pubblica Amministrazione a fare di più e meglio. Dovremmo, ad esempio, controllare l’attività comunale per impedire sprechi, utilizzi inappropriati, ecc.. Segnalare inefficienze, proporre soluzioni. Collaborare con le istituzioni al controllo del territorio, a segnalare abusi edilizi, abbandono di rifiuti in ogni dove, anche la mancata raccolta di feci dei cani da parte dei proprietari. Ed ancora, una lunga schiera di attività collaborative che renderebbero più vivibile questa magnifica e maledetta città.
Manfredonia è una città bellissima, ma reca con se una sorta di maledizione che le impedisce di brillare, pur non avendo nulla da invidiare ad altre città contermini. La maledizione è dovuta alla sciatteria che accompagna il comune sentire; un lasciarsi scorrere addosso qualsiasi illegittimità, tanto ci penserà qualcun altro.
Invece, dobbiamo pensarci noi. Ognuno di noi dovrebbe insegnare a chi pulisce le piante del proprio terrazzo, del balcone o del giardino, che il suolo pubblico sul quale vengono buttate è di tutti. E’ paradossale che queste persone che ci tengono tantissimo alla pulizia del proprio appartamento, del proprio giardino, non si dolgano di vedere i rifiuti riversati su marciapiedi che vedono da casa loro quando si affacciano dal balcone o quando escono dal cancello del proprio giardino. Tutto questo è assurdo!
Ed è assurdo pensare che l’Azienda A.S.E. possa pulire un territorio vastissimo, senza aumentare le spese di gestione.
Quindi, ci viene da pensare che occorra una diffusa e capillare azione di sensibilizzazione nelle scuole, non certo attraverso nuovi avvisi cartacei, che poi dovranno essere cestinati, aumentando la produzione di rifiuti, ma spiegando ai bambini delle scuole materne per finire ai ragazzi delle scuole superiori che la società civile siamo tutti noi ed il Comune è di tutti. Un’attività continua che non si fermi dopo un anno o due, così come siamo abituati a fare, ma che attraverso volontari venga continuamente propinata a tutti affinché nessuno possa dire che non sapeva…che non ricordava…ecc.
Anche la raccolta differenziata è in difficoltà in quanto chi viene a passare le ferie in città non conosce bene le regole dettate dall’A.S.E. sulla raccolta e sarebbe bene che i proprietari degli esercizi pubblici, in primis, si attivassero per spiegare presto e bene come funziona.
L’A.S.E., però, dovrebbe attivare una serie di servizi straordinari tramite i quali, periodicamente, pulire aree di parcheggio del centro storico che, costituendo il biglietto da visita della città, se sporche, offrono una visione distorta ai turisti.
Il Comune dovrebbe attivare controlli costanti e periodici sulle aree demaniali marittime, sull’area poderale di Siponto e in tutte le borgate. Ben si potrebbero sollecitare controlli da parte delle tante associazioni cittadine che, oltre alla meritevole azione di contrasto continuo operata dalla Civilis in materia ambientale, ecc., ben potrebbero affiancare le istituzioni, intensificando i controlli su tutto il territorio.
E questo tanto per cominciare a dare una raddrizzata…
un lettore di ManfredoniaNews.it
Quando si governa una città,una regione, una nazione senza responsabilità da parte degli amministratori, le cose funzionano male.
Quindi, di che ci lamentiamo?
Sante parole, ma cercare di raddrizzare un albero storto è tempo sprecato meglio tagliarlo. Il Manfredoniano nasce dritto e muore storto. La colpa non è completamente sua ma va ricercata nel tempo e nelle politica che ha tolto aspirazioni, ambizioni e creatività a questa popolazione ( vedasi la cassa integrazione trasformatosi in LSU che ha permesso ad una generazione di vivere di assistenzialismo). Oggi più che mai paghiamo una politica clientelare ( a noi molto cara) fatta di piaceri ( partecipate società in house e chi più ne ha più ne metta) , scusate, favori ( i piaceri li fanno le prostitute a pagamento) vecchia come babbononno difficile da estirpare ed ampiamente diffusa anche tra le nuove leve. Chi ha avuto la dignità delle proprie azioni ha scelto la via dell’esilio per crearsi un avvenire. Tuttavia, il pessimismo non ha mai generato nulla e credo che piangersi addosso non serva quindi credo che vi sia un margine per cambiare rotta e riportare questa cittadina a condizioni accettabili ma occorre mano ferma ed intransigenza.
SONO D’ACCORDISSIMO CON IL VOSTRO LETTORE !!! NOI MANFREDONIANI SIAMO SCIATTI, INDOLENTI, NONCURANTI ED INCIVILI AL MASSIMO……BASTA VEDERE UN POCHINO IL TRAFFICO, LE SPSTE ED I PARCHEGGI…..MI FERMO QUA.