Il Commissario Prefettizio nell’Ordinanza sull’occupazione del suolo pubblico ha evidenziato come la tutela e la valorizzazione del territorio passino anche dalla libertà dei cittadini e dei turisti di poter transitare negli spazi pubblici della città, senza dover schivare tavolini o bancarelle. E sottolinea che chi voglia occupare un suolo pubblico per fini commerciali debba pagarlo, senza allargarsi più dello spazio che gli è stato concesso. Questa è la legge, da sempre. Tra l’altro è dei giorni scorsi la sentenza pubblicata dalla prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Bari che, accogliendo il ricorso presentato dall’organizzazione di categoria Confcommercio di Foggia, ha dichiarato l’illegittimità della delibera che nel marzo 2019 aumentava del 300% la tariffa per l’occupazione del suolo pubblico. Aumento che aveva fatto sparire di colpo tutti i tavolini dalle strade. E’ vero, è dura l’ordinanza che prevede sanzioni, chiusura dell’esercizio e ripristino dello stato dei luoghi a spese dell’occupante, ma tutto questo serve per riportare ad un equilibrio e ad un certo ordine che nella nostra città finora è mancato, dando largo spazio all’anarchia. Infatti spesso è capitatoche, pur davanti ad un procedimento di sgombero d’ufficio, le aree venissero nuovamente occupate vanificando il tentativo di garantire il mantenimento dell’ordinata e libera fruizione degli spazi pubblici, compromettendo la stessa sicurezza pubblica. L’esecuzione di questa ordinanza permette non solo la massima fruizione del territorio, ma anche un ordinato sviluppo economico e sociale nel rispetto delle regole poste dalla legge. Gli inadempienti, oltre alla sanzione, dovranno chiudere l’attività da 5 a 30 giorni, a seconda del periodo dell’occupazione se recidiva o no, e dovranno ripristinare lo stato dei luoghi o riparare gli eventuali danni arrecati. In caso di ulteriore recidiva, al terzo accertamento di occupazione sine titulo, all’esercente non verrà rilasciata l’autorizzazione ad usufruire del suolo pubblico per sei mesi. Stesso trattamento avranno quegli esercenti che ometteranno di adempiere agli obblighi inerenti alla pulizia e al decoro degli spazi pubblici antistanti l’esercizio. Dura lex, sed lex. E speriamo venga rispettata.
di Giuliana Scaramuzzi
Il problema non è fare un’ordinanza ma è farla rispettare. Chi provvederà??? Forse la polizia municipale??? Ma abbiamo ancora i vigili a Manfredonia??? E’ più facile vedere una mosca bianca che un agente locale. Allora anche questa ordinanza resterà opera morta.
Era ora!
Speriamo che valga anche per i mercatini, l’obbligo della pulizia e il decoro degli spazi
COMINCIATE AD ABBATTERE gli obbrobri sul viale della stazione città, che stazionano li da anni e nessuno se ne occupa