Venerdì 27 Dicembre 2024

Controlli nelle aree rurali. Arrestato a Borgo Mezzanone per resistenza a P.U. extracomunitario sorpreso alla guida di un ciclomotore rubato

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Nell’ambito dei controlli del territorio che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia dispone a supporto della più ampia attività volta a reprimere il fenomeno del “caporalato”, nella tarda mattinata di venerdi i militari delle Stazioni Carabinieri dipendenti dalla Compagnia di Manfredonia hanno fermato un extracomunitario che, nella frazione di Borgo Mezzanone, in prossimità della baraccopoli denominata “ex pista”, a pochi passi dal C.A.R.A. , viaggiava a bordo di uno scooter privo di targa.

L’uomo, un 35enne originario del Ciad, irregolare sul territorio nazionale, visti i Carabinieri che gli intimavano l’alt, anziché arrestare la marcia ha accelerato nel tentativo di non essere fermato e di potersi rifugiare all’interno della baraccopoli. I Carabinieri sono però riusciti, dopo un breve inseguimento, a fermarlo e a immobilizzarlo, nonostante una sua violenta resistenza per sottrarsi al controllo. Sprovvisto di qualsiasi documento di identità e completamente reticente a fornire le proprie generalità, è stato portato in caserma per gli accertamenti del caso, a seguito dei quali il ciclomotore è risultato essere stato rubato nella provincia di Napoli nel 2009, e l’uomo avere in pendenza un provvedimento di espulsione notificatogli recentemente dalla Questura di Foggia.

L’extracomunitario è stato quindi arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale e denunciato in stato di libertà per ricettazione e rifiuto di fornire le proprie generalità.

L’attività svolta, che come accennato in premessa è di particolare importanza per monitorare il più ampio fenomeno del caporalato, è strategicamente rilevante anche nell’ottica del ripristino della legalità sotto ogni suo aspetto, soprattutto anche nelle aree rurali più lontane dai centri abitati, come è la frazione di Borgo Mezzanone.

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Cronaca · News

Commenti

  • Quello, fra due giorni, è di nuovo fuori…
    Bisognerebbe creare delle carceri a posta e tenerli a pane e acqua fin quando saranno loro stessi a chiedere
    di ritornare al proprio paese di origine.

    ANTONIO 01 51 01/07/2019 10:28 Rispondi

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