Sono gli elaborati e i materiali con cui gli studenti del biennio del Liceo Artistico “A. G. Roncalli” di Manfredonia si presentano alla città, nel chiostro di Palazzo San Domenico, dal 5 all’11 giugno 2019. La mostra è dedicata alla città di Manfredonia e agli scalpellini e maestranza che hanno operato nel periodo altomedioevale.
I ragazzi sotto la guida del prof. Pasquale Ricucci, insegnante di Discipline plastiche e scultoree, hanno dato un saggio delle loro capacità interpretative attraverso lo studio e l’analisi dei beni storico-artistici del territorio con il tema “La via della pietra”. Ed è così che è possibile ammirare particolari architettonici, anche ad alto rilievo, di elementi decorativi dell’abbazia di San Leonardo, riproduzioni a bassorilievo della basilica di S. Maria di Siponto, del castello, che proprio di recente dopo i lavori ha aperto una prima sala ai visitatori, ceramiche e disegni delle note Stele Daunie. L’abbazia di San Leonardo, insieme alle Stele, è quella maggiormente riprodotta: i tondi dei segni zodiacali, dei lavori agricoli, il capitello di sinistra del portale laterale della chiesa ove è riprodotta la scena di San Michele che uccide il demone, il pellegrino sull’asinello (coi panni del profeta Balam) guidato al Gargano dall’Arcangelo.
Dopo aver bandito per secoli la scultura per il timore che i fedeli scambiassero le statue per antichi dèi pagani, alla fine dell’XI sec. la Chiesa cattolica riscopre la forza delle immagini per catturare l’attenzione dello spettatore, dei credenti. Sui portali delle facciate gli artisti del romanico scolpiscono immagini che, come una predica, hanno il preciso compito di trasmettere i fondamenti della dottrina cristiana. Quanti pellegrini e quanti fedeli nei secoli, e oggi quanti turisti e visitatori, si soffermano attenti di fronte alle immagini scolpite nei portali per apprezzarne la fine lavorazione o leggerne il significato.
Quindi, i complimenti vanno agli studenti e ai docenti del Roncalli che hanno voluto dedicare la mostra agli artisti dell’epoca, spesso anonimi, che hanno realizzato magnifiche opere e agli operai che hanno collaborato, quasi mai citati, e alla città che oggi le detiene; con i loro lavori gli studenti hanno compreso l’impegno e il grosso lavoro che sta dietro la realizzazione di una scultura, di un’opera d’arte. Ieri mattina, durante l’allestimento, osservavo uno studente del 1° anno che cercava di rifinire i tessuti delle vesti della Madonna di Siponto, in argilla rossa, opera di un suo amico del 2° anno, per renderli più realisti. Oppure, il prof. Ricucci che, come un “maestro d’opera” dell’epoca, passava da un tavolo a un pannello espositivo per dare, fino all’ultimo, suggerimenti e indicazioni ai suoi allievi come sistemare o esporre le opere. Bravi!
Francesco Sammarco, architetto e artista
Foto Francesco Sammarco