La mala gestione delle opere e degli spazi pubblici è stata una delle cause del dissesto economico e dei disservizi in cui versa la nostra città. Mancanza di chiarezza, fermezza nelle scelte, troppi interessi “amichevoli”e compromessi, hanno portato a non funzionare e produrre così come doveva essere. Lo stadio comunale Miramare, un’opera di eccellenza che esigeva particolare manutenzione, come il manto in erba sintetica, costoso e soggetto ad usura a causa del notevole utilizzo della struttura sportiva. Oggi, dopo l’ennesima deroga ottenuta, occorre provvedere alla messa in regola dell’intero impianto ed i costi sono alti. L’ex amministrazione comunale intervenne lo scorso ottobre 2018, valutando l’affidamento in concessione del servizio di gestione e conduzione dell’impianto sportivo comunale “Miramare”, visto la difficoltà di provvedere alla gestione diretta della struttura per i costi, per la carenza di personale e l’alta richiesta di utilizzo e quindi per il risvolto altamente sociale dell’attività sportiva realizzata nell’impianto. Su proposta dell’ex Assessore La Torre si pubblicava un avviso di manifestazione d’interesse. Nel marzo 2019 si completava l’intenzione della giunta di provvedere all’attuazione del bando per la gestione del Miramare e non solo, infatti il nuovo gestore doveva farsi carico anche della sua valorizzazione attraverso interventi di manutenzione straordinaria, ivi compreso la sostituzione del manto erboso esistente. Caduta l’amministrazione chi porterà avanti il bando? Il Presidente del Manfredonia calcio, De Nittis ha dichiarato ai nostri microfoni: “sarei interessato al bando e alla gestione in concessione della struttura, ma se non viene esplicato nei tempi a noi necessari per concordare con la Federazione Calcio, saremo costretti a giocare in trasferta, oppure ad abbandonare questo progetto sportivo”.La palla ora passa al Commissario Prefettizio, incaricato di sbrogliare anche questa matassa.
Marta di Bari
speriamo bene….
FORZA DONIA