Giovedì 21 Novembre 2024

ACQUA LIMPIDA, TARIFFA TRASPARTENTE, GESTIONE EFFICIENTE

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In questi giorni ci stanno arrivando le bollette da pagare: COSAP, TARI e AQP, emesse rispettivamente dal Comune, dall’ASE (del Comune) e dall’AQP (della Regione Puglia), tutte istituzioni pubbliche gestite con criteri politici e perciò tariffe che hanno anche la caratteristica che sono pagate dai contribuenti a piede lista: più loro spendono più noi paghiamo.

La tassa COSAP, decisa nell’ultimo Consiglio Comunale, introduce un incremento della tariffa del 300 per cento per passi carrabili, occupazione di suolo pubblico etc. Ormai un paso carrabile a Manfredonia è più costoso di uno di Milano.

La TARI è uguale a quella dell’anno scorso, ma ha raggiunto, per una famiglia di due persone, 3,19 euro al metro quadrato fino a 5,33 euro per una famiglia di 6 persone. Le tariffe per le attività commerciali variano da 2,51 a 47,49 al metro quadrato per le varie attività, cioè più cara del 50-70% rispetto ad altri comuni, che hanno la raccolta differenziata.

L’acqua è pubblica per legge ed è gestita in Italia da società di proprietà dei Comuni, delle Provincie o dalle regioni come AQP, che gestisce le reti idriche pugliesi da circa 100 anni.

La bolletta dell’AQP comprende il costo dell’acqua potabile consumata, della fognatura e della depurazione come previsto dal servizio idrico integrale in tutta Italia e prevede per AQP un costo totale per 1 metro cubo di acqua nel 2019 di circa 1,65 euro con la tariffa agevolata, con un incremento dal 2016 di circa il 23 per cento, contro una inflazione nel periodo inferiore al 3 per cento.

La nostra è tra le tariffe più costosa in Italia ed è quella che nel periodo 2015-2019 ha avuto il maggior incremento rispetto alla media Italiana, pari al 17,7 %. Il costo del servizio idrico medio in Italia è di 1,30 € al metro cubo.

Le perdite idriche dalle reti di distribuzione sono pari a circa il 50%, cioè AQP preleva 527 milioni di metri cubi di acqua dai bacini, da pozzi profondi e da sorgenti e ne consegna agi utenti 261 milioni di metri cubi, senza alcun miglioramento nelle perdite degli ultimi tre anni.

D’altra parte il mancato rispetto dei criteri di qualità del servizio idrico integrato è stato sanzionato dall’autorità di controllo (ARERA), poiché il servizio idrico prevede che la risorsa acqua venga gestita con efficienza, efficacia ed economicità nel rispetto delle normative ambientali nazionali ed europee.

Tradotto significa che AQP non ha la “Capacità costante di rendimento e di rispondenza alle proprie funzioni o ai propri fini” né la “Capacità di produrre l’effetto e i risultati voluti o sperati” né la “Capacità di perdurare massimizzando l’utilità delle risorse impiegate”.

Eppure AQP per lo svolgimento di queste attività impiega 1942 dipendenti, 88 quadri e 33 dirigenti (tantissimi ma si giustificano in quanto azienda di proprietà pubblica) con un costo aziendale solo per i dirigenti che nel 2017 si può calcolare in circa 4,5 milioni di euro.

Lascio all’intelligenza del lettore il compito di commentare i dati del 2017 e degli anni precedenti, tratti dai siti dell’AQP, di Utilitalia e di ARERA.

Dr. Chim. Francesco Santamaria

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