Spesso raccontando del Manfredoniac5 si è detto “ha scritto pagine di storia”, tanti i primati e innumerevoli le pagine di calcio a5 memorabili impresse nella mente dei tanti tifosi e degli addetti ai lavori. Quanto è successo nelle ultime due settimane ha un sapore diverso: ha il sopore della favola, del racconto da far conoscere soprattutto ai più giovani. Il percorso dei play off della SIM Manfredonia è stato un capolavori di tattica, tecnica e grande sacrificio umano. Nei suoi lunghi quindici anni di serie B il Manfredoniac5 non ha mai elargito grossi compensi, ha sempre allestito rose con calciatori giovani e molto motivati con qualche “chioccia” che tenesse la barra dritta in trasferta e nelle partite più complicate. Anche quest’anno per migliorare la semifinale dei play off dello scorsa anno si è seguito lo stesso clichè con due sole varianti: la conferma di Rodrigo Sperendio, di Jouae BoutaBouzy e la scelta di un mister di serie A, mister Massimiliano Monsignori. I risultati sono stati altalenanti fino a quando il mister perugino ha potuto avere una rosa stabile a cui ha potuto trasferire con regolarità il suo modo di giocate e di stare in campo.. Dopo aver raggiunto il quarto posto, l’appendice finale della stagione vedeva i Sipontini come la “Cenerentola”, la vittima da mandare a casa già all’esordio, in casa con il Molfetta. Invece mister Monsignori ha preparato quattro gare perfette che hanno annullato gli avversari ed esaltato i propri ragazzi. Dopo il 3 a 1, in casa e la grande affermazione al “Palapoli” di Molfetta con l’accesso alla finale sembrava che il LausDomini C5 fosse già da serie A ed in serie A. A Marigliano per un tempo i Sipontini erano con la testa ai festeggiamenti, e hanno chiuso con un parziale di 0 a 4; nella ripresa le cose sono cambiate, il match è finito 3 a 5, che tradotto significava superare Bertoni, Volonnino & soci con più di due reti di scarto nel match di ritorno. Il PalaScaloria gremito come non mai, adornato con festoni ed grandi immagini della squadra ha caricato i ragazzi che hanno sfoggiato una prova incredibile, impeccabile. Ai campani si sono concessi solo 2’ ad inizio ripresa, ed il gol che mandava all’Inferno il Manfredonia c5. Tutto il resto della gara è stato un dominio assoluto, fisico, tecnico e tattico orchestrato dal mago della panchina, sir Monsignori. 38’ + supplementari in cui i Campani hanno solo subito senza mai impensierire Mirko Lupinella, il nuovo “Portierone” del PalaScaloria. Occasioni a gogò e marcatura senza lasciare respiro e centimetri di Boitabouzy di Volonnino e e Pineiro a chiudere ogni varco con sontuosi anticipi e tempismo eccezionale. Dopo la rete di Boutabouzy, il raddoppio dell’eroe delle giornata, Michele Murgo, è stata una perla per velocità di gambe ed freddezza nell’esecuzione. Il 3 a 1 che ha portato le squadra ai supplementari il Mister perugino lo ha cercato rischiando il portiere volante. Pineiro ha sorpreso Ranieri con una puntata “nascosta” al valido portiere ospite. I supplementari li ha giocati solo la SIM Manfredoniac5. Un azzardo che poteva costare la vittoria ha visto Michele Murgo, portiere volante, sventare su Zamboni con un un’uscita degna di un buon portiere. Chi pensava che Mirko Lupinella non mettesse la firma sulla vittoria è stato smentito ai calci di rigore: La formula è spietata: chi sbaglia per primo, sulla realizzazione dell’avversario, va fuori. Dopo le perfette esecuzioni di BoutaBouzy, Raguso e Pineiro sul dischetto è andata il brasiliano Jose Maria; la tecnica di Lupinella è infallibile se azzecca il palo, cosa che accade al terzo shot dei campani. E’ il trionfo, l’apotesis. Quello che è accaduto dopo al PalaScaloria è difficile anche da raccontare. La gioia e la commozione vanno vissute al PalaScaloria non si possono raccontare.