“ADDIRITTURA SALGONO SUL PULPITO DELLA MORALITÀ.
NON ESAGERIAMO!
NON C’È ALCUNA CONDANNA!
IL SOTTOSCRITTO, A DIFFERENZA DI ALTRI, NON È MAI ENTRATO IN UN TRIBUNALE.
Perché Forza Italia non grida allo scandalo anche nei confronti di uno dei propri capi provinciali, ossia FRANCO LANDELLA? Non è forse sindaco uscente di Foggia, nonché candidato alle imminenti elezioni per Forza Italia?
SE IL PRINCIPIO VALE PER IL SOTTOSCRITTO, VUOL DIRE CHE FORZA ITALIA STA CHIEDENDO ANCHE A FRANCO LANDELLA DI DIMETTERSI DA SINDACO ED INTERROMPERE IMMEDIATAMENTE LA CAMPAGNA ELETTORALE, GIACCHÉ ANCHE LUI È DESTINATARIO DELLA STESSA SANZIONE.
IL SINDACO LANDELLA LO FARÀ?
ASCOLTERÀ LA PICCOLA SEZIONE DI MONTE SANT’ANGELO?
IO PENSO PROPRIO DI NO, GIUSTAMENTE!
È chiaro il tentativo di urlare allo scandalo su ogni passo degli altri per far passare il messaggio che siamo tutti uguali!
E allora in situazioni simili, si deve avere il buon senso di raccontare la verità.
Veniamo ai fatti.
Nel settembre del 2017, i rappresentanti della provincia di Foggia, dei comuni consorziati (Foggia, Manfredonia, San Severo, Monte Sant’Angelo e Bovino) e delle associazioni provinciali (Confindustria, Confartigianato, Camera di Commercio, Confesercenti e Confapi), hanno eletto all’unanimità il presidente ed il nuovo cda del Consorzio ASI.
In quella sede, gli organismi di garanzia deputati al controllo di eventuali incompatibilità, ineleggibilità e inconferibilità non hanno sollevato alcuna obiezione alla elezione di tali membri. Nel maggio 2019 il TAR ha ritenuto inconferibile ľincarico del presidente ASI e ne ha decretato la decadenza. La norma prevede che chi era presente in quell’assemblea ed ha contribuito ad eleggere quegli organi, va incontro ad una SANZIONE (E NON UNA CONDANNA!), consistente nell’impossibilità di assegnare incarichi nei successivi 3 mesi.
Quindi, NESSUNA INDAGINE, NESSUN PROCESSO, NESSUNA INTERCETTAZIONE, NESSUNA RELAZIONE, NESSUNA INCANDIDABILITA’…
Questo è tutto.
Resto comunque a disposizione per qualsiasi chiarimento, pubblico o privato che sia.”