Giovedì 21 Novembre 2024

5 milioni di euro per ridisegnare la nostra storia, nasce il Museo Civico Manfredi

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Nel 2017 il Comune di Manfredonia, in associazione con quello di Zapponeta, partecipò ad un bando pubblico per l’ottenimento di fondi europei sociali, di coesione e di sviluppo regionale. Progettazione andata a buon fine e che potrà permettere di attingere ben 6 milioni di euro, uno dei quali destinato a Zapponeta. Manfredonia avrà dunque, grazie anche all’ex Assessore all’Urbanistica Matteo Ognissanti, all’ex dirigente Antonello Antonicelli e allo staff di tecnici di cui si sono avvalsi, la possibilità di rigenerare e far splendere alcune delle ricchezze architettoniche ed ambientali di cui la nostra terra è ricca. Spesso diciamo che non siamo bravi a valorizzare le nostre risorse promuovendole, altre volte, tante altre, succede il contrario, per fortuna. Nello specifico gli interventi individuati saranno rivolti alle opere di completamento della messa in sicurezza idraulica del centro storico di Manfredonia, alla valorizzazione dell’area archeologica di grotta Scaloria e al restauro della Cappella della Maddalena, dove sono presenti affreschi di grande importanza storica, che versano in un grave stato di degrado; inoltre alla rifunzionalizzazione dei locali all’interno del palazzo Comunale ai fini della realizzazione del Museo Civico Manfredi. Finalmente un museo che oltre a raccogliere le collezioni civiche, potrà raccontare la storia di Manfredonia, della sua fondazione e delle dominazioni. Le sale del Museo Manfredi ospiteranno tutte le suppellettili oggi depositate nella Cappella della Maddalena in attesa di un vero progetto museografico tale da restituire la giusta importanza a quegli oggetti che ci hanno permesso di ripercorrere il nostro passato. Altro importante intervento sarà rivolto al completamento degli interni delle ex Fabbriche di San Francesco, luoghi che saranno affidati ad organizzazioni per promuovere l’aggregazione e la cultura. Importanti risorse saranno destinate al Parco di Grotta Scaloriacon interventi volti alla valorizzazione e sistemazione degli accessi di Grotta Scaloria e Occhiopinto. Si tratta di un sito di straordinario interesse archeologico, oltre che naturalistico, per la presenza di due grotte carsiche molto ampie, oggi completamente nascoste e poco valorizzate, oltre che inaccessibili. La narrazione storica e popolare su Grotta Scaloria parla di un luogo dedito al culto delle acque, vero e proprio santuario preistorico di riti e legende; ma, nonostante la sua importanza storico-archeologica, la Grotta resta ancora in attesa di una valorizzazione concreta e il programma di rigenerazione posto in essere può essere una grande occasione in tal senso. Interventi importanti saranno orientati sulla mobilità sostenibile. Prima di tutto la realizzazione della connessione stradale di Santa Restitutasulla Lama Scaloria, che consentirà di completare l’anello nord della città, con un collegamento da via di Santa Restituta (la strada che dalla clinica San Michele porta al mercatino giornaliero) verso la Ragioneria e quindi verso il quartiere Monticchio. Si prevede anche un percorso ciclopedonaleche risale lungo il bordo della vallecola, arriva al Palazzetto dello Sport, poi al Parco di Grotta Scaloria, quindi ritorna in ambito urbano. Altro intervento sarà la realizzazione di un parco pubblico (Senior Park) attraverso il recupero dell’area urbana verde, oggi in stato di abbandono, nei pressi dell’Eurospin. Il progetto prevede funzioni ludico – ricreative, tra le quali un campo da basket, un campo da bocce e spazi verdi per la sosta, che possano favorire l’aggregazione degli anziani del quartiere, ma anche dei giovani, per la pratica di attività all’aperto. Per pura coincidenza un altro progetto di restauro e tutela architettonica permetterà, contestualmente il restauro del campaniletto di fianco la Chiesa di San Domenico, oltre ad interventi sul tetto e sulla facciata medievale della stessa Chiesa. Intervento promosso dalla Diocesi di Manfredonia, finanziato con fondi della CEI, ultimo dono ereditato dalla straordinaria operosità di amministratore del nostro amato e compianto Monsignor Michele Castoro. I progetti comunali, però, hanno bisogno di assistenza fino alla fine dei lavori, poiché la burocrazia non si ferma mai. In questa fase di vuoto amministrativo, occorrerà supportare tali importanti opere con figure tecniche specifiche affinché queste ambiziose iniziative possano arrivare a compimento. Siamo certi che il Commissario, incaricato di governare la nostra città, non permetterà che sfugga questa ghiotta quanto importante opportunità di sviluppo sociale ed architettonico. Una salutare boccata d’ossigeno in un momento in cui l’ottimismo è ormai merce rara.

Raffaele di Sabato

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