Nel pieno della stagione primaverile, il mese di maggio, per i cristiani, è sinonimo di mese mariano. Già nell’antica Grecia e a Roma il mese di maggio era dedicato alle dee pagane della fertilità e della primavera, Artemide e Flora. Nel corso dei secoli, dal Medioevo fino ai tempi moderni, si è rafforzato il legame tra la figura della Madonna e il mese dal profumo di rose e margherite. Secondo alcune fonti, già la Chiesa delle origini celebrava la figura della Madonna in questo mese, con la festività della Beata Vergine Maria celebrata il 15 maggio. Nel corso del 1700, poi, Padre Latomia del Collegio Romano della Compagnia di Gesù, stabilì che il mese precedente l’arrivo dell’estate fosse dedicato a contrastare “l’infedeltà e l’immoralità diffusa tra gli studenti”. Così da Roma il maggio mariano si diffuse in tutto il mondo cristiano, fino ad arrivare al 1945, quando Papa Pio XII fissò al 31 maggio la festa di Maria Regina. A Manfredonia le iniziative che prendono vita nel corso del mese mariano sono numerose e coinvolgono tanto gli ambienti chiesastici quanto quelli privati dei fedeli. Nel rione Scaloria, zona che dai primi del ‘900 si espanse a ridosso del perimetro del centro storico, sono diverse le case a pianterreno nelle quali ogni giorno del mese di maggio numerose fedeli si ritrovano per recitare il rosario. “Porto avanti questa tradizione tramandatami da mia madre Antonietta. Ogni anno allestisco un piccolo altarino in casa e per 30 pomeriggi consecutivi ci ritroviamo per un’ora di preghiera, oltre al tradizionale rosario recitiamo anche canti e preghiere in vernacolo manfredoniano”- ci dice Chiara Rignanese, che ogni pomeriggio accoglie in casa una ventina di fedeli per un momento di preghiera. “Il nostro mese mariano terminerà l’ultimo giorno di Maggio, quando tutti i gruppi di preghiera di Manfredonia, si ritroveranno presso la Basilica di Siponto per affidare a Maria le nostre preghiere e quelle del mondo intero”.
Giovanni Gatta