Domenica 24 Novembre 2024

“La scatola magica” di Antonio Cerasa e Francesco Tomaiuolo

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E’ il titolo di un interessante saggio scritto a due mani da Antonio Cerasa e Francesco Tomaiuolo, curato da M. Temporelli, per le Edizioni Hoelpi. Perché parlare di quest’opera che dal titolo dà l’impressione di avere il sapore di un romanzetto fantasioso per ragazzi, ma dai contenuti scientifici? A parte le motivazioni squisitamente scientifiche in esso contenute, il nostro interesse va ben oltre, visto che uno degli autori è un nostro concittadino che da anni si occupa di una delle più straordinarie discipline dell’era moderna, le neuroscienze: L’insieme delle discipline che studiano i vari aspetti morfofunzionali del sistema nervoso mediante l’apporto di numerose branche della ricerca biomedica, dalla neurofisiologia alla farmacologia, dalla biochimica alla biologia molecolare, dalla biologia cellulare alle tecniche di neuroradiologia. Questi è il dott. Francesco Tomaiuolo: Neuroscienziato, Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo Qualificato, Dottore di Ricerca in Neuroscienze. Si occupa di Neuroanatomia in ambito clinico. E’ professore aggregato di Neurologia all’Università di Pisa. Ha curato la riedizione dell’atlante di Costantino Economo (2010). Attualmente svolge attività professionale presso l’Unità Cerebrolesioni Acquisite del Centro di Riabilitazione neurologica, cardiologica, respiratoria e gravi cerebrolesioni “Auxilium Viatae” di Volterra (Pisa). Tanti gli interventi operati e i saggi pubblicati su riviste specializzate che hanno fatto del dott. Tomaiuolo un luminare delle neuroscienze. In quest’ultima fatica, unitamente al dott. Antonio Cerasa, neuroscienziato, ricercatore presso il CNR di Catanzaro, hanno dato vita a livello divulgativo ad una nuova esperienza editoriale. Oltre al titolo che ha dell’emblematico, si approcciano a questa difficile quanto affascinante materia che studia i vari processi della neurologia, paragonandola a quel momento importante in cui il bambino, trovandosi davanti al regalo di Natale, non vede l’ora di scartarlo. Strappare la carta e trovare l’oggetto sognato all’interno della scatola magica è la più grande gioia per un bambino. E proprio attraverso questo morboso, affascinante desiderio di conoscenza che i due autori, rovistano nella Scatola magica, per dimostrare quanto interessanti siano le molteplici discipline legate alle neuroscienze. Essi affrontano le importanti scoperte, anche attraverso le testimonianze di ricercatori che, prima di loro, nonostante i numerosi fallimenti e difficoltà, sono riusciti a gettare le basi per una delle più dinamiche e affascinanti discipline del nuovo millennio, nell’epoca in cui il termine “neuroscienze” non era ancora stato coniato. A partire da Wilder Penfield, neurologo, neurofisiologo e Peter Milner, ingegnere, addetto allo sviluppo dei sistemi radar dell’esercito, ben lontano dal pensare che si sarebbe approcciato a questa nuova disciplina. E poi, Brenda Milner, donna curiosa e tenace che lascerà la cattedra universitaria per dedicarsi alla ricerca in un reparto si soli uomini. L’emozione più grande per gli autori, nonostante l’argomento ostico per i più, di essere riusciti, con passo felpato, in un modo talmente semplice e lineare, a parlare delle neuroscienze come in un romanzo, invogliando così il lettore a comprenderne il significato. Un sentimento a metà tra stupore, ammirazione, adorazione e amore, anche attraverso le scoperte di tanti scienziati che hanno spianato la strada a questa nuova e affascinante disciplina. Dalla lettura de La scatola magica, fa tenerezza l’umiltà dei personaggi per la condivisione del sapere, la collaborazione e l’ammirazione nei confronti dei maestri. Vuole essere non un insieme di conoscenze, bensì un meraviglioso viaggio attraverso il quale uomini e donne hanno fatto la storia nel campo delle neuroscienze.
Matteo di Sabato

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