“Il lavoro nobilita l’uomo” quando garantisce le tutele e i diritti sociali, appaga le aspirazioni e conduce all’empowerment dell’autostima, delle capacità ed abilità del lavoratore. Le leggi sul lavoro dei padri fondatori, come lo Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970) che disciplina le norme sulla “tutela della libertà e dignità dei lavoratori”, nel corso degli anni, sono state oggetto di continue riforme. Ciò ha determinato la cancellazione delle principali tutele, frutto di lotte e rivendicazioni per ottenere equi orari di lavoro e una giusta retribuzione. Oggi si tenta di combattere la precarietà del lavoro causato da contratti discontinui e intermittenti (job on call) con le misure attive. Il recentissimo Reddito di cittadinanza, stabilito dalla Legge n. 26 del 28.03.2019, ha l’intento politico di combattere la povertà e sostenere come ammortizzatore sociale l’inoccupato. La novità riformatrice della succitata legge sta nella “ricerca del lavoro” da parte delle istituzioni che accompagneranno il percettore di “reddito di cittadinanza” verso un’occupazione. La legge è stata ampiamente criticata da diverse forze politiche nei vari salotti e talk show. Occorrerà un po’ di tempo per stabilire se sia stata fallimentare o meno. L’Istituzione che sorregge il disoccupato nella ricerca di un lavoro è l’ex ufficio di collocamento, oggi “Centro per l’impiego”. Dal 29 aprile esso è ubicato nella nuova sede del Palazzo della Sorgente (zona acqua di Cristo) al primo piano, accanto agli uffici dell’Inps e delle Attività produttive del Comune di Manfredonia. Il Palazzo del Comune è diventato il fulcro sociale che soddisfa importanti esigenze dei cittadini. Il Centro per l’impiego di Manfredonia, appendice dell’ARPAL, Agenzia Regionale Politiche Attive del Lavoro – Puglia, è costituito da 11 dipendenti che quotidianamente accolgono e forniscono informazioni sulle politiche attive. Secondo le disposizioni della L. 26/2019 l’utente che ha già ricevuto tramite SMS o posta elettronica la conferma del “reddito di cittadinanza” dovrà recarsi al Centro per l’impiego per sottoscrivere la DID, dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, aggiornando i propri dati e firmare il “patto di servizio o di lavoro”. Successivamente le banche dati dovrebbero colloquiare in “rete” per la ricerca del lavoro. Ciò verrà esplicato dai cosiddetti “navigator”, specializzati nel campo, che affiancheranno gli operatori del Centro per l’impiego non appena termineranno le procedure del loro reclutamento. In poco meno di due mesi sono giunte all’Inps di Manfredonia circa 2.800 richieste di Reddito di cittadinanza, circa 1.500 sono state già accolte, 437 respinte. A livello nazionale invece al 30 aprile si registravano 986.274 domande pervenute, in Puglia sono circa 83.190. Si auspica che da ammortizzatore il suddetto “strumento di flexicurity” possa davvero mettere in relazione la domanda con l’offerta di lavoro. Il mondo imprenditoriale italiano costituirà un nodo fondamentale nella “rete sociale” per rispondere alle esigenze di tanti giovani e famiglie che sperano di poter realizzare in Italia delle condizioni di vita e di lavoro migliori, senza doverle cercare all’estero. In questi giorni l’Istat ha dichiarato che “L’Italia èfuori dalla recessione. Nel primo trimestre del 2019 il Pil ècresciuto dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Gli occupati a marzo sonoaumentati di60.000 unità, migliorando il tasso di occupazione che risale al 58,9%”. Questi dati sono incoraggianti e speriamo che le recenti politiche attive conducano il nostro bel paese ad una florida crescita socio-economica.
Grazia Amoruso