Il Manfredonia 1932 ha scritto pagine importanti di storia calcistica sipontina: 81 punti frutto di 26 vittorie, 3 pari ed una sola sconfitta; 123 reti fatte e solo 25 subite sono numeri che non si ricordano negli ultimi decenni e difficili da ripetere. 41 reti di Pasquale Trotta bomber indiscusso della categoria. Mai violato il Miramare, solo un pari rubato, con la palese complicità dell’arbitro, dallo Sly United di Bari che ha vinto il campionato con un solo punto in più dei Sipontini. Si eviterà la semifinale dei play off contro la quinta classificata, lo Stornarella, a 24 punti di distacco. Obbligatoria invece la finale, prevista per il 12 maggio, al Miramare, contro chi vincerà la semifinale tra Canosa e Soccer Modugno, rispettivamente lontane a 20 e 23 punti dalla squadra allenata da mister Gigi Agnelli. Fare di più forse era possibile ma sarebbe ingeneroso non esaltare quanto fatto. Tra i tanti meriti da ascrivere alla giovane società e al suo giovane presidente, sicuramente aver fatto tornare la voglia di calcio ai tanti appassionati manfredoniani. Dopo la deludente stagione scorsa, si sono rivisti gli spalti e la tribuna affollati come nei periodi migliori del professionismo. Molte ombre sulla prossima annata le genera il problema dell’agibilità dello stadio Miramare che tarpa le ali a chiunque voglia proporre calcio a Manfredonia. Raffaele De Nittis, gli ha fatto eco Mirko Di Fiore, presidente della Manfredonia FC, a più riprese ha sostenuto che senza il campo di gioco tutti i buoni propositi e i progetti cadono miseramente. Si spera che il commissariamento di Palazzo San Domenico non abbia ulteriormente complicato un vicenda già difficile da dipanare.
di Antonio Baldassarre