Dichiarazione del presidente del Gruppo Partito Democratico del Consiglio regionale, Paolo Campo.
“Il treno tram era la punta avanzatissima della programmazione strategica per la mobilità in Capitanata, che io per primo ho proposto e sostenuto all’interno della cabina di regia ‘Capitanata 2020’, recependo le indicazioni del Consiglio comunale di Manfredonia.
Ero e sono convinto che l’integrazione su ferro tra connessioni urbane ed extraurbane sia la più razionale e funzionale, anche sotto il profilo finanziario oltre che ambientale e urbanistico, a garantire collegamenti rapidi e sicuri tra gli snodi della ‘pentapoli’ foggiana.
In questo caso, però, la nostra visione si è spinta troppo oltre: mentre a Foggia e Bari progettavamo l’infrastruttura e reperivamo i fondi, a Roma si decideva di non procedere all’omologazione di questa tecnologia di trasporto delle persone.
Ora che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha, finalmente, chiarito il contesto tecnologico in cui la Regione Puglia può operare abbiamo il dovere di modificare le modalità attuative di quella visione ed investire le risorse già stanziate per garantire quel servizio.
E’ questo il tema del confronto, fondato sulla persistenza del finanziamento inserito nel Patto per la Puglia.
Perché nessuno, men che meno l’assessore regionale ai Trasporti, Gianni Giannini, ha messo in discussione questo dato: 50 milioni di euro erano e sono disponibili per connettere Foggia a Manfredonia con modalità ambientalmente e operativamente più sostenibili delle attuali.
Il 14 maggio, nella riunione convocata sul tema al Mit, sapremo se a queste risorse se ne aggiungeranno altre di fonte ministeriale e se la soluzione alternativa al treno tram elaborata a livello territoriale sia attuabile.
È importante che tutti, a Bari e in Capitanata, focalizzino attenzione e impegno sul risultato da ottenere e non su polemiche pretestuose e infruttuose”.
L’Ufficio Stampa
Gruppo Pd Consiglio Puglia
….propongo calesse e cavalli