Il progetto Incontro con l’autore, con il libro “Ammare, Vieni con me a Lampedusa”, di Alberto Pellai e Barbara Tamborini, è nato da una constatazione oggettiva di un crescente disamore ed estraneità dei ragazzi nei confronti di un libro, che spesso reputano un qualcosa di altro dalla loro idea di “piacere”. Tuttavia la scelta di temi vicini alla loro quotidianità, l’incontro con chi ha realizzato l’opera o comunque vissuto le esperienze di cui racconta, sono occasioni che possono cambiare la vita e far loro comprendere, ad un certo punto, che il mondo non è più come prima. Il piacere della lettura sviluppa il pensiero critico, le competenze comunicative, promuove l’autostima e la consapevolezza culturale, abitua a saper strutturare un discorso e sostenere le proprie argomentazioni, a ricercare e selezionare le fonti, ad essere cittadini consapevoli ed informati. Occorre offrire agli allievi un’azione che crei motivazioni nuove alla lettura e renderli consapevoli dell’importanza del leggere, che non deve essere inteso come un lavoro sterile e noioso, ma una attività che permette di scoprire mondi, modi di vivere e di pensare diversi, di riflettere su se stessi, sulle proprie opinioni e la scuola è l’ambiente in cui si acquisiscono tutti questi valori che accompagnano per tutta la vita. Essa riveste un ruolo fondamentale quale prima mediatrice per un inserimento sociale teso ad evitare una separazione su basi etniche, linguistiche, religiose e culturali, attraverso l’insegnamento e la “responsabilizzazione” di dinamiche sociali che portano alla realizzazione di atteggiamenti, ruoli e comportamenti di una partecipazione attiva e comunitaria. A conclusione della lettura del romanzo “Ammare, Vieni con me a Lampedusa”, lunedì 29 aprile, presso l’Auditorium Serricchio, alle ore 9,00, i ragazzi delle classi seconde e terze della scuola secondaria di 1° grado Perotto-Orsini, incontreranno gli autori Alberto Pellai e Barbara Tamborini, pensato come momento significativo di un percorso di educazione e mezzo efficace per aver avvicinato gli adolescenti alla lettura.
I ragazzi hanno apprezzato molto il romanzo: la brevità dei capitoli, la semplicità del linguaggio, l’attualità degli argomenti, il coinvolgimento di personaggi e sentimenti ne hanno reso piacevole la lettura, leggerlo non ha stancato, anzi è stato un vero e proprio auto-apprendimento.
Le docenti di Lettere