Domenica 22 Dicembre 2024

Nessuna manifestazione per commemorare il giorno della Liberazione

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Nell’ultimo numero cartaceo di ManfredoniaNews.it abbiamo ospitato un articolo sull’oltraggio al monumento dei caduti di Manfredonia a firma di quattro associazioni: Arma dei Carabinieri, Aeronautica, Marinai d’Italia e Finanzieri d’Italia. Si denunciava il vandalismo di qualche giovanotto ignaro del significato di quel monumento e dell’incuria del tempo che, a causa dell’assenza di manutenzione da parte del Comune, ha abbandonato questo baluardo del ricordo.

Un monumento realizzato nel 1926 per ricordare la grande guerra, la prima guerra mondiale. Poi divenne il simbolo anche della seconda guerra. Oggi 25 aprile 2019 non ci sarà alcun evento. Ieri sera c’è stata una riunione tra le associazioni dei combattenti, proprio quelle che hanno firmato l’articolo sull’oltraggio al monumento dei caduti.

L’onorevole Tasso si è fatto promotore per l’organizzazione e il finanziamento della sfilata. Ma non c’è stata la volontà di tanti a partecipare e organizzare in pochissimo tempo un così importante evento. E’ mancata la voglia, l’ardore di fare in modo che questo giorno della memoria e dell’orgoglio cittadino in onore di tutti quegli uomini che sono caduti in battaglia per liberarci dalla morsa e dalle violenze del nazifascismo, venisse commemorato.

Lo scorso anno l’ex sindaco Riccardi riuscì a far restaurare una sirena antiaerea della seconda guerra mondiale posizionata sulla chiesa di San Benedetto di fronte al campanile Orsini. In occasione della festa della Liberazione la sirena tornò a suonare. Il 25 aprile è una ricorrenza importantissima per la nostra storia per il nostro presente. Il 25 aprile il Natale, la Pasqua, la nascita di una nuova coscienza, la rinascita di un popolo oppresso dai prepotenti.

Quest’anno non ci sarà la banda, non ci sarà un corteo, ma ci sarà una corona donata da tutte quelle persone che con profondo amor di patria ricordano con immenso orgoglio il sacrificio dei padri, dei nonni, le lacrime delle donne e dei bambini che hanno vissuto e visto con i propri occhi le guerre e che grazie al loro sacrificio ci hanno reso uomini e donne liberi.

Il tempo purtroppo ci ha reso più aridi, e se i nostri giovani non conoscono la storia, chi ha indossato la divisa per una vita non doveva permettere questo silenzio, oggi 25 aprile, festa della nostra liberazione.

Raffaele di Sabato

Foto Raffaele di Sabato

 

La corona commissionata è stata generosamente offerta dalla fioreria Gagliardi

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Commenti

  • Rimane soprattutto una delusione per i cittadini che hanno partecipato agli eventi bellici e postbellici della seconda guerra mondiale. Come vogliamo trasmettere la storia ai nostri figli se non celebriamo le giornate che ricordano il sacrificio dei nostri padri che ci hanno donato “la libertà”.

    Antonio Pesante 25/04/2019 18:07 Rispondi
  • Caro Direttore,
    qualche giorno fa (20 aprile) ho denunciato, insieme agli altri Presidenti delle Associazioni d’Arma, l’atto oltraggioso perpetrato nei confronti del monumento ai caduti di tutte le guerre, ricordando anche che il 25 aprile, cioè oggi, ci sarebbe stata una solenne cerimonia organizzata dal Comune per commemorare il 74° anniversario della Liberazione.
    Abbiamo aspettato invano, l’invito del Comune e quando, purtroppo, abbiamo capito che l’invito non sarebbe arrivato, era ormai troppo tardi per organizzare in forma solenne, una manifestazione che avesse dato il giusto risalto all’evento.
    Noi avremmo voluto almeno la partecipazione del Gonfalone della città e la presenza di esponenti delle istituzioni in modo da rendere la cerimonia un evento commemorativo e non una passerella di questo o quel partito.
    Desidero ricordare a tutti che le nostre Associazioni non perdono occasione per commemorare i propri caduti. Siamo noi che partecipiamo alle manifestazioni organizzate dalle varie istituzioni con i nostri soci e le nostre bandiere e labari. Ricordo, inoltre che tutte le nostre sedi sono dedicate ad eroi della nostra amata Patria e siamo sempre noi che cerchiamo di mantenere alto l’amor di patria, il rispetto dei simboli come la Bandiera italiana, il Milite Ignoto, l’inno nazionale, la costituzione e altri.
    Caro Direttore, prima di mettere un’ombra sulle nostre Associazioni La invito a conoscere le persone che ne fanno parte perché, deve sapere, che tutti i nostri soci, hanno dedicato la loro vita ad onorare e rispettare un giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana.
    Il rispetto delle Istituzioni, la sicurezza dello Stato e il mantenimento della libertà e della democrazia non si ottengono solo con le belle parole, ma spesso devono essere messi in atto azioni coercitive per garantirle.
    Per tali ragioni, tanti nostri militari combattono ogni giorno, per le strade, nelle città, nei teatri operativi fuori area dove esistono situazioni di instabilità politica molto forti e pericolose e, a volte, perdono la vita o subiscono delle menomazioni fisiche che li rendono inabili per sempre. Questi sono i nostri modelli e i nostri esempi e a questi ci riferiamo.
    Tutto ciò a significare che la ragion d’essere delle Associazioni d’Arma, si concretizza, non solo nella partecipazione alle manifestazioni commemorative ma, anche, nel divulgare quei valori e quei principi che dovrebbero essere alla base di ogni cittadino italiano.
    Le dico, inoltre, che personalmente e tanti nostri Soci, in forma strettamente privata, si sono recati, oggi, presso il Monumento ai Caduti ed hanno pregato in silenzio.
    Se la cerimonia non è stata celebrata non si deve e non si può addebitare alle Associazioni d’Arma ma, bensì, ad altre organizzazioni che nella catena gerarchica sono, certamente, più importanti e più considerate rispetto alle Associazioni.
    Ritengo che ognuno si debba assumere le proprie responsabilità e far mente locale su quanto accaduto, nella speranza che ciò non si verifichi più.
    Firmato
    Gen. Antonio GENTILE
    Presidente
    Associazione Arma Aeronautica

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    ANTONIO GENTILE 25/04/2019 16:47 Rispondi

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