Spesso e volentieri si pensa ad Internet come ad una rivoluzione comunicativa: da quando la rete ha fatto il suo esordio nelle nostre vite, le distanze fisiche e geografiche sono crollate, permettendo a chiunque di comunicare in tempo reale. In verità le sfaccettature di questa invenzione sono più numerose, e intervengono nella quotidianità di tutti noi, come ad esempio avviene per lo shopping online.
La rete, di conseguenza, ha cambiato anche il modo di lavorare e di fare impresa, aprendo tantissime nuove opportunità. Ecco spiegato perché oggi andremo proprio ad approfondire queste ultime, cercando di comprendere i cambiamenti portati dal web.
Internet e mondo del lavoro: una veloce panoramica
Internet ha modificato in modo radicale il mondo del lavoro, portando diverse novità, sia in termini di professioni che di sviluppo dei processi aziendali.
In primo luogo bisogna sottolineare la nascita di quei nuovi mestieri digitali che oggi permettono a migliaia di italiani di portare il pane a casa: basti pensare a chi sviluppa siti web, a chi si occupa di web marketing, e via discorrendo. In secondo luogo, la rete ha persino modificato l’approccio delle imprese al settore del lavoro: in questo caso serve chiamare in causa lo smart working e la possibilità di rendere più flessibili i contratti con i dipendenti.
Internet e shopping: la situazione degli e-commerce in Italia
Al momento gli e-shop rappresentano l’anima pulsante del web e una ventata d’aria fresca per il commercio italiano. Al punto che, stando ai dati di settore, oggi il 76% dei consumatori della Penisola acquista un prodotto su Internet almeno una volta ogni mese. Inoltre non sono pochi i consumatori che comprano sul web in maniera intensiva, dato che si parla in tal caso di un cittadino tricolore su cinque.
Secondo i numeri esposti da Bilendi, poi, ci sono alcuni settori che gioco forza la fanno da padrone, nel mondo dello shopping online. Al primo posto si trova il comparto dell’elettronica (46,6%), seguito da altri settori di successo come la moda (41,7%) e le scarpe (40,3%).
Queste percentuali e questi dati interessano anche le aziende, viste le enormi opportunità che la rete offre loro. Le imprese italiane dovrebbero dunque raccogliere la sfida e le occasioni offerte dal commercio 2.0 ed entrare in rete: se il primo step è quello di sfruttare una delle proposte sul mercato, come quelle di Linkem, dedicate a chi ha la partita iva e vuole portare l’ADSL in azienda, il secondo è quello di aprire un proprio store o aderire ad un marketplace che dia la possibilità di vendere i propri prodotti.
Tempi di recapito e consegne
Chi opera nel settore delle vendite online sa bene che i tempi di recapito sono fondamentali per regalare all’utente un’esperienza d’acquisto positiva. Ebbene, anche da questo punto di vista la situazione migliora in modo costante. Secondo i dati del report di Qapla, difatti, in un anno il periodo di viaggio delle consegne è stato ridotto di 24 ore, con un aumento del +30% in relazione alla merce venduta nel 2018. Si tratta di un’ulteriore testimonianza dell’attenzione delle imprese nei confronti del consumatore, secondo una logica sempre più spesso “cliente-centrica”.
In conclusione, la rete ha drasticamente rivoluzionato sia il mondo del lavoro, sia il settore degli acquisti, e gli italiani dimostrano di apprezzare i risultati ottenuti grazie al web.