Domenica 22 Dicembre 2024

Consiglio comunale di Manfredonia, manca il numero legale e si dimette Salvemini

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Inizia alle 17:30 il consiglio comunale di Manfredonia convocato in prima convocazione, per oggi pomeriggio lunedì 15 aprile 2019, ed in seconda convocazione per giovedì 18 aprile 2019 alle ore 17.00. Manca il numero legale rinviato alla seconda convocazione. Si sarebbe dovuto discutere del piano delle alienazioni 2019, del programma triennale OO.PP. 2019-2021, aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie, dell’approvazione del programma di collaborazione autonoma da affidare a soggetti esterni per il 2019, la conferma delle aliquote IMU anno 2019 della conferma delle aliquote TASI anno 2019. Si sarebbe dovuto discutere dell’approvazione del Documento unico di programmazione (DUP) anno 2019-2021, dell’esame e dell’approvazione dello schema del bilancio di previsione finanziario per gli anni 2019-2021, del Piano Economico Finanziario gestione rifiuti urbani per l’anno 2019, del programma biennale acquisto beni e servizi, sulla ricognizione delle partecipazioni societarie detenute dal Comune di Manfredonia al 31/12/2017 e sull’opera ingegneristica per la mitigazione del rischio idraulico – Ponte di via Cervaro Vallecola San Lazzaro. Tanti argomenti, tutti rinviati al prossimo 18 aprile, il giorno prima in cui scadono i 20 giorni concessi al Sindaco per ritirare le sue dimissioni bis. Unico colpo di scena è stata la comunicazione delle dimissioni da consigliere comunale dell’Avv. Angelo Salvemini, eletto nel 2015 nelle liste di Iniziativa Democratica per Manfredonia, a sostegno del Sindaco Riccardi. Salvemini, nella sua pec indirizzata al Segretario Generale ed al Presidente del Consiglio Comunale motiva la sua scelta: “…siffatta, ragionata, decisione, scaturisce dalla presa d’atto della ormai sperimentata impossibilità di scalfire una maggioranza che, seppur oscillante nei numeri, per via dei capricci di diversi suoi esponenti, garantisce sempre il suo appoggio al Sindaco. La temerarietà, questa volta, ha ceduto il passo alla rassegnazione. Del resto non poteva essere altrimenti atteso che ci si è visti costretti ad affrontare lottatori dotati di armi non convenzionali, con la consapevolezza di non essere penalizzati dagli organi preposti al controllo delle regole. Lottatori, forse è il caso di dire, che hanno anche la funzione di arbitro. Ogni fondata eccezione sollevata (la fondatezza non è frutto della presunzione bensì della mera applicazione letterale delle norme che disciplinano la vita dell’amministrazione comunale) è stata inopinatamente rigettata senza cognizione di causa. Ed è così che è nata, all’interno di questa amministrazione, la figura dello “yes men”; soggetto che ha alzato (e continua a farlo), la mano al solo fine di garantire la prosecuzione della sua avventura politica, incurante delle nefaste conseguenze che deriveranno dalla sua scellerata condotta. A tal proposito giova ricordare l’approvazione dei bilanci nonostante la più volte segnata presenza, al loro interno, di poste fittizie quali quelle delle relative ai residui attivi, la convocazione di consigli comunali d’urgenza per la trattazione di argomenti scadenti, il mancato invio ai consiglieri degli atti relativi agli accapi da trattare in consiglio, ecc. Per tali motivi, nonché per tanti altri che lo scrivente omette per brevità, ha deciso di prendere le “fisiche” distanze da questa amministrazione ponendo in essere l’atto più doveroso di sempre”. Il gesto è stato preso dalle opposizioni come un atto volto a ricomporre la maggioranza ormai ridotta al di sotto del numero minimo necessario per poter continuare a governare la città. Esce un uomo dell’opposizione ed entra un sostituto che andrà a solidificare la maggioranza. Al posto di Angelo Salvemini dovrebbe subentrare Tamara Granatiero, eletta nelle file dello stesso partito di Salvemini che garantisce, che il subentro della Granatiero non darà supporto alla maggioranza bensì condurrà la stessa linea portata avanti fino ad oggi dal dimissionario Salvemini. E se la Granatiero non dovesse accettare l’incarico? Allora, pare, toccherebbe ad Angela Barbone, figlia dell’attuale presidente dell’ASE. Giovedì capiremo meglio tutto e tutti.

Raffaele di Sabato

 

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Commenti

  • Salvemini stanco di lottare in opposizione? Proprio ora che tutto volge contro la ex maggioranza?
    Butti alle ortiche tutte le belle arringhe fatte in Consiglio fino ad ora? Era tutta una messa in scena?
    Le sue dimissioni sono sospette quanto le dimissioni degli ultimi assessori all’ambienbe ed al bilancio.
    Scommettiamo che a breve avremo notizie sul contentino dato a Salvemini?
    Scommettiamo che subentra la Barbone?
    Lo pseudo stratega Riccardi ha gioco facile con una massa di caproni “yes man” attaccati alla poltrona solo per difendere i loro particolari interesi (altro che senso di responsabilità) …..

    Poker Face 16/04/2019 8:32 Rispondi
  • Solo un folle accetterebbe di prendere il suo posto ed entrare in maggioranza.

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    Filippo 16/04/2019 7:21 Rispondi
  • Salvemini ho sempre pensato che la tua è stata sempre una messa in scena, un teatrino ben costruito. Davvero non ho parole. Ti commenti da solo..Per evitare di far sorgere tutti i dubbi al resto dell’opposizione e a noi cittadini, bastava dimettersi giovedì. A te cosa cambiava? E non puoi negare o scaricare la colpa sul PD locale “ma tanto se loro sono per le dimissioni di Riccardi, non cambia nulla”. Ora vali quanto loro. E sono sicura che tutto andrà approvato giovedì e Riccardi ritira le dimissioni. Scommettiamo? E scommettiamo che la Granatiero rifiuta e cede il posto alla Barbone?

    Cittadina 16/04/2019 7:17 Rispondi

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