Domenica 24 Novembre 2024

Le limpide acque del Golfo di Manfredonia…

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“Siamo una grande impresa pubblica, che eroga il servizio idrico integrato a favore del Mezzogiorno. Portiamo l’acqua all’utente, dopo un lungo ed articolato percorso attraverso impianti ed opere di ingegneria idraulica unici al mondo, che garantiscono la captazione, la raccolta, la potabilizzazione e la capillare distribuzione ad uso civile per la Puglia e per alcuni comuni delle

regioni confinanti. Raccogliamo quindi i reflui fognari, al fine di separare e trattare i fanghi e restituire al territorio l’acqua depurata, salvaguardando la tutela dell’ambiente in termini di sostenibilità e responsabilità sociale”. Così si definisce la società Acquedotto Pugliese SpA che ogni anno porta a casa quasi 20 milioni di utili. La più grande azienda pubblica del Mezzogiorno che gestisce la rete più estesa d’Europa e serve circa 4 milioni di persone, al 100% della Regione Puglia. I fatti, però, dicono che le condotte idriche “fanno acqua” da tutte le parti e noi a Manfredonia lo sappiamo bene. Per chiudere una falla in rottura in via Tribuna l’AQP ha dovuto attendere quasi una settimana. L’AQP investirà ben 167 milioni di Euro nella Capitanata per gli interventi programmati, molti dei quali riguardano la distribuzione idrica, la fognatura e la depurazione. Per il collettamento dei reflui delle marine di Manfredonia e del relativo depuratore sono stati impegnati 7,3 milioni di euro. Restano sempre accesi i riflettori sull’impianto di depurazione di Manfredonia che recentemente è stato oggetto di sopralluogo da parte istituzionale, politica e di operatori turistici locali per verificarne il suo stato. “L’impianto di Manfredonia– assicura in una nota l’Acquedotto Pugliese – funziona correttamente e rilascia acque chiare e inodore, nel rispetto dei parametri previsti dalla legge italiana”.Continuano i lavori di potenziamento dell’impianto di depurazione con un cantiere iniziato a maggio 2016 e terminato a dicembre 2018. Invece gli interventi di manutenzione straordinaria in atto termineranno il 30 giugno 2019 per un valore di circa 1,3 milioni di euro. L’adeguamento dell’impianto di depurazione di Manfredonia è stato oggetto di procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale conclusosi con esito favorevole. Nel 2016 il Comune di Manfredonia ha approntato uno studio di fattibilità sul “Riutilizzo delle acque reflue civili dell’impianto di depurazione di Manfredonia”, e a fine 2018 è riuscito ad aver il finanziamento regionale per un totale di 8 milioni di euro. 1,5 milioni saranno destinati per all’affinamento delle acque, la restante parte sarà gestita dal Consorzio di Bonifica della Capitanata per il loro riuso in agricoltura. Il futuro utilizzo dei reflui affinati per l’irrigazione dei campi, consentirà ai comparti agricoli di rendersi autonomi o almeno di ridurre la dipendenza dall’acqua potabile, razionalizzandone l’uso. Ma a che punto sono effettivamente i lavori sul depuratore e sugli impianti della riviera sud di Manfredonia, non è dato saperlo. Altro aspetto di rilievo sarà quello di eliminare completamente lo scarico dei reflui nel torrente Candelaro quando andrà a pieno regime la procedura di affinamento delle acque reflue. Occorrerà vigilare anche sugli altri 14 impianti di depurazione di alcuni comuni limitrofi che scaricano nel Candelaro e nei suoi affluenti, inquinando le acque del nostro mare e causando rilevanti danni ambientali ed economici. L’anno scorso, i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Foggia, hanno condotto le verifiche straordinarie degli impianti di depurazione a servizio dei comuni foggiani, decretandone l’irregolarità sia di carattere amministrativo che strutturale.Gli operatori turistici di Siponto, a seguito delle disastrose vicende dell’estate scorsa hanno costituito un Comitato per continuare a “vigilare” e a far valere le proprie ragioni e preoccupazioni sullo stato di salute delle acque del Golfo nei tavoli tematici locali e regionali. Una situazione difficile da gestire poiché troppi sono i contravventori lungo i fiumi che poi sfociano nel nostro mare. Servirebbe potenziare i controlli su tutto il tratto dei fiumi con efficaci “contratti di fiume”. Servirebbero più sentinelle affinché il nostro mare conquisti la bandiera blu e poi potremo davvero titolare i nostri articoli: … tra le limpide e incontaminate acque del Golfo di Manfredonia.

di Grazia Amoruso

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