C’è un che di sospeso nelle forme, nei tratti, nelle parole che emergono dai fondali colorati, siano essi di cielo-mare-terra, delle opere di Dario Damato. Sospensione che è invito all’immersione in tinte animate dal calore degli scuri e dal bruciore dei chiari.
Tutto è materico per uno degli artisti contemporanei annoverato “tra coloro che con audacia sono giunti a stravolgere ed andare oltre le forme” (Dario Damato: ad memoriam – Artemagazine) e oltre le convenzioni anche nella relazione con il pubblico dell’arte.
Come inconvenzionale, solo in apparenza, è la scelta di esporre alcune delle sue opere nella vineria Anime Brille, luogo dedicato al convivio che più materico non si può trattandosi di cibo e vino.
La mostra Anime Brille espone Dario Damato sarà presentata al pubblico domenica 7 aprile, a partire dalle ore 20.00. A introdurre l’artista e le opere saranno la figlia Donatella e lo scrittore Davide Grittani.
Vini territoriali e cucina terragna faranno da sfondo all’opening.
Dario Damato ha allestito in Italia e all’estero oltre 200 mostre tra personali e collettive in importanti musei e pinacoteche in Italia e all’estero riscuotendo il consenso e il plauso della critica più accreditata.
Ha ricevuto per la sua opera premi nazionali di rilievo dal Senato Italiano (1973) e dal Presidente della Repubblica (1974).
È stato direttore dell’Accademia di Belle Arti di Foggia dal 1980 al 1990 e docente nei ruoli ordinari della Cattedra di Pittura nelle Accademie di Belle Arti dal 1973 al 1998. Nel 1989 è stato Presidente Nazionale della Commissione per il Passaggio degli Assistenti a Docenti per la cattedra di Scultura nelle accademie e nel 1991 Presidente della Prima Commissione nel Concorso alla Cattedra di Pittura. Tra il 1980 e il 1990 è stato Commissario governativo per le accademie di Ravenna, Genova e Milano.
È stato art director di numerose gallerie e centri artistici tra cui la galleria comunale Pro Padova di Padova (1963/65), la galleria Pietra di Milano (1970/75), la Taverna del Gufo di Foggia (1965/68), il raduno internazionale Viestarte di Vieste – Foggia (1984/86), il Centro Arte e Cultura di Trastevere di Roma (1980/95), il centro Il Parlamento di Foggia (1991/95), l’associazione Kantiere – Arte in Corso d’Opera con la quale ha fondato la scuola dei Paesaggi Verbovisivi. Ha inoltre gestito la direzione artistica gli eventi culturali dell’Estate Margheritana a Margherita di Savoia, nel 2009.
Segnalato Bolaffi n° 17 dal critico Gianfranco Bruno e n° 20 dal critico Germano Berlingheli.
Al Gruppo F4 che aveva fondato con Luigi Bettini, Vito Capone e Silvano Pellegrini è dedicato il documentario F4 di Massimo Mida; alla sua pittura la rubrica RAI “Cronache Italiane” del 22/2/1967.
Le sue opere sono argomento di studio nelle accademie e università; alla sua carriera sono dedicate le tesi di laurea “Metalinguaggio e Pittura Nomadica di Dario Damato tra Immagine e Parola” di Valeria Roggia e “Il Paesaggio Dauno e il Culto degli Antenati nella Pittura di Dario Damato” di Ferdinando Napolitano nell’Anno Accademico 1997/98 e lo studio sull’opera “Stele degli Angeli” per l’esame di Storia dell’Arte Contemporanea II di Raffaella Dario dell’Università di Siena.
È citato in numerosi testi di Storia dell’Arte e cataloghi internazionali tra cui: Sine Aestetica, Sinestetica a cura di Lamberto Pignotti; Storia dell’Arte Italiana del ‘900 (generazione anni ‘30) a cura di Giorgio Di Genova; le antologie L’Elite – Arte Selezione Internazionale (1997, 1998, 2010); il Dizionario Enciclopedico Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea (2002/2003); i cataloghi Arte in Regione – La collezione d’Arte Contemporanea della Regione Puglia a cura di Mirella Casamassima e Giustina Coda; il catalogo della VI Triennale d’Arte Sacra Contemporanea a cura di Toti Carpentieri e il catalogo Lo Stato dell’Arte, per la 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Torino Edizioni a cura di Vittorio Sgarbi.
