“I tempi per la ripresa dei lavori del parco Campi Diomedei di Foggia rischiano di allungarsi all’infinito, considerato che all’orizzonte ancora non si vede nessuna soluzione. Spero di sbagliarmi, ma inizio a pensare che la sua realizzazione sia a rischio”. Lo afferma l’onorevole Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, al termine del confronto con il sottosegretario Gianluca Vacca, intervenuto oggi nella Commissione Cultura della Camera dei Deputati per rispondere all’interrogazione sul blocco dei lavori di “uno dei più grandi parchi urbani d’Italia, cofinanziato dal comune e dalla Regione Puglia, con l’intento di riqualificare e rendere pienamente fruibili 23 ettari di terreno in prossimità del centro cittadino”.
“Il rappresentante del Governo si è limitato a dire che, dopo l’annullamento del procedimento operato dalla Soprintendenza, c’è stata ed è tuttora in corso un’interlocuzione tra Comune di Foggia e Ministero per i Beni culturali. Una scontata ovvietà, perché a fronte delle prescrizioni che hanno bloccato i lavori, autorizzati, assegnati e avviati, è assolutamente normale che le istituzioni interloquiscano per cercare una soluzione.
Continuo a ritenere sospetta la scelta di bloccare i lavori, per combinazione avvenuta dopo la nomina di un nuovo Soprintendente e la nascita del Governo Conte. È nota a tutti, infatti, la contrarietà di una parte del M5S al progetto Campi Diomedei.
D’altronde, le obiezioni sollevate per legittimare la decisione di interrompere i lavori non sono di straordinaria rilevanza. Per rispettarle sarebbe stato sufficiente chiedere di correggere l’intervento e non, com’è successo, pretendere la presentazione di una proposta progettuale in variante che, come sappiamo, ha bisogno di tempi più lunghi per la sua predisposizione e la sua autorizzazione.
Ho, quindi, il fondato timore che l’interlocuzione di cui ha parlato il sottosegretario serva ad allungare all’infinito i tempi di realizzazione dell’opera piuttosto che ad accelerarne l’esecuzione.
Per questa ragione ho dichiarato la mia totale insoddisfazione per la risposta del Governo – conclude l’on. Michele Bordo – e continuerò a seguire con attenzione il caso nell’interesse di Foggia e dei foggiani”.