Cos’è la vita senza i sogni? Questo è uno dei tanti interrogativi posti dal penultimo spettacolo della stagione di prosa 2018-2019 del teatro Comunale Lucio Dalla, ossia L’Isola magica-Shakespeare in Dream, andato in scena lo scorso 8 marzo. Il sogno, la magia, il mistero, gli interrogativi sulla vita, sul bene e sul male sono tutte tematiche centrali nell’opera shakespeariana e le stesse tematiche vengono magistralmente proposte in questo spettacolo denso di tensione, bellezza e forti emozioni. Shakespeare è il primo ad entrare in scena e ad incontrare una bellissima musa, che lo ispirerà nella composizione delle sue opere. Sul palco vediamo alternarsi le tre streghe di Macbeth, Macbeth stesso, Prospero, Ariel e Sicorace di La Tempesta, Puck di Sogno di una notte di mezza estate ealtri personaggi che, accompagnati dai versi sia in lingua originale sia in italiano, volteggiano, si librano in aria, parlano con il corpo una lingua potentissima, fatta di movimenti, gestualità ed espressioni. Shakespeare in Dream è uno spettacolo che fa quasi dubitare di trovarsi sulla terraferma, grazie alla sua capacità di trasportare lo spettatore in un’altra dimensione, quasi magica, come il titolo stesso suggerisce. Parole, luci, musica, danza aerea: tutto ciò costruisce una narrazione emotivamente forte e coinvolgente. Le fantastiche coreografie di Elisa Barucchieri trasmettono in modo impeccabile tutta la bellezza e la complessità dei personaggi di Shakespeare, fatti di tormenti, passioni e debolezze, di attrazione per l’oscuro e il magico. Shakespeare ha sempre inserito un pizzico di sogno e magia nelle sue opere, a conferma del fatto che l’uomo, piccolo e fragile, ha bisogno di credere nella magia e nella non-concretezza dell’esistenza. D’altronde, dopo aver visto questo spettacolo, ci si sente davvero fatti della stessa sostanza dei sogni.
Giuliana Scaramuzzi