Mercoledì 3 Luglio 2024

Barbone, amministratore unico Ase replica a Romani (FI)

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Gent.mo direttore di ManfredoniaNews.it,

ho appreso e, quindi, letto l’ennesimo articolo a “firma” del sig. C. Romani (FI), <<AVVOCATO>>, il cui contenuto mi avrebbe certamente lasciato indifferente per gli argomenti trattati, ritenuti inesistenti, demagoghi, peraltro incomprensibili, se non fosse per il maldestro tenore offensivo diretto alla mia persona.

Tralasciando la parte iniziale, relativamente alla quale obiettivamente riconosco che vi è la possibilità di organizzare in maniera sempre più ottimale le pulizie della Città in occasione di manifestazioni di grande portata come il Carnevale di Manfredonia, per la qualcosa ci attiveremo subito in tal senso, lo scritto ricorda la celebre lettera dettata da Totò a Peppino: ridicola nel testo in quanto il sig. <<AVVOCATO>> sa bene o meglio, dovrebbe sapere che l’ASE spa è una società in house con unico proprietario il Comune di Manfredonia, dal quale dipende totalmente per quanto riguarda le finanze e, quindi, se vi sono dei ritardi nei pagamenti delle retribuzioni ai dipendenti od altro, le responsabilità dirette sono in capo ad altri soggetti e non all’Amministratore Unico.

Nessuna denuncia è pervenuta in tal senso, anzi i lavoratori, tutti molto intelligenti, sono perfettamente a conoscenza delle problematiche aziendali ed, anche, dei motivi del ritardo del pagamento degli stipendi del mese di febbraio, nonché delle azioni positive fin qui intraprese dall’Amministratore Unico di concerto con i Sindacati, i quali hanno dimostrato da sempre un positivo spirito di collaborazione, unitamente ad un alto senso di responsabilità nelle azioni.

Per quanto attiene, invece, la mia persona e le mie capacità imprenditoriali, organizzative, manageriali, etc., non mi abbasso certamente a discuterne con chi, ad oggi, non ha dimostrato alcuna capacità, sia dal punto di vista prettamente politico (sono notori i rari interventi del sig. <<AVVOCATO>> durante i Consigli Comunali, farfugliati, incomprensibili ed inconcludenti), sia sotto il profilo professionale (non risulta nota alcuna attività di rilievo nel Foro di competenza).

E che dire di quanto scritto e della qualità espressa? Uso di una sintassi deliberatamente ed inutilmente alquanto complicata, di duplice interpretazione, costruita nel tentativo di depistare ed, a tratti, tesa ad impedire la comprensione del messaggio del testo. COSA CERCAVA DI DIRE? Evidentemente il sig. <<AVVOCATO>> ha usato una formulazione così intricata da perdersi e confondersi nel suo stesso pensiero!!

Senza parlare del divertente “orrore” ortografico che voglio supporre e sperare, sia espressamente dovuto a refusi vari. Giusto per onor del vero e della grammatica italiana; la congiunzione “NE”, così come usata nell’articolo con funzione di negazione, necessitava di un accento “NÉ”.

In ultimo, penso che il sig. C. Romani <<AVVOCATO>>, avrebbe fatto meglio ad usare un linguaggio più consono al ruolo che, con tantissima difficoltà, dimostra di voler rivestire. Il mio, naturalmente, è un invito e non altro.

E per favore, non tiriamo in ballo “DIO” per questioni di così poco conto. E’ davvero inopportuno ed indelicato.

Grazie.

l’Amministratore Unico di ASE spa            

geom. Francesco Barbone

 

il comunicato stampa di Cristiano Romani (FI)

Romani (FI): ecco l’ennesimo (brutto scherzo) di Carnevale

 

Articolo presente in:
Comunicati · News

Commenti

  • Mi complimento con l’Amministratore Unico per la lettera di replica sopra pubblicata.
    Avendolo sentito più volte parlare dal vivo, devo dire che ha fatto ammirevoli progressi nell’utilizzo di un italiano forbito e stilisticamente apprezzabile che prima non gli apparteneva….Attendo l’occasione di riascoltarlo dal vivo per poter apprezzare direttamente dalla sua voce (e non dalla “forse” sua penna) interventi o conferenze di tale levatura.
    Quanto alla polemica con l’ Avv. Romani, vorrei porre l’attenzione su quanto replicato dall’Amministratore Unico. In particolare :
    – anche se l’Ase è una società in house, a totale partecipazione comunale, resta comunque responsabile dei pagamenti degli stipendi dei propri dipendenti. Se, quindi, le casse dell’Ase non sono in grado di soddisfare il pagamento degli stipendi, la responsabilità è dell’Amministratore Unico, che non è stato in grado di evitare questa situazione a seguito di una cattiva programmazione
    – dipendenti e sindacati hanno collaborato con la società sapendo che, diversamente, avrebbero corso il rischio di vedere peggiorata la propria posizione, evitando aggravare la già cattiva reputazione che l’Ase, e il suo amministratore, gode a livello cittadino.
    Quanto agli attacchi personali, torno a complimentarmi con l’Amministratore che non si è “abbassato a discutere” con l’Avv. Romani, ma lo ha offeso sotto il profilo personale e professionale come ogni buon manager farebbe!!
    D’altronde, è diventato Amministratore Unico dell’Ase solo e solamente grazie alle sue capacità imprenditoriali, organizzative e manageriali, non certo perché è espressione del politico di turno, che ha chiesto la poltrona per garantire il suo appoggio alla attuale amministrazione comunale.
    Davvero complimenti. E’ il manager giusto nella città giusta.
    Un unico appunto……le virgolette sono queste ” ” e non queste <>…..

    Alfredo 07/03/2019 19:21 Rispondi
  • ma sentilo ….sciacquati la bocca quando parli di ROmani

    Felice 06/03/2019 18:42 Rispondi

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