È normale avere una frazione a 50km e non avere competenze sulla piana di Macchia?
Negli ultimi mesi Borgo Mezzanone è spesso tornato alla ribalta nazionale. Alle vicende legate al CARA si stanno aggiungendo le polemiche legate alle condizioni di alcuni alloggi popolari della borgata, questione che sembrerebbe riguardare il comune di Foggia, che se ne sta occupando. Il tema, che come sempre ha portato ad una diatriba tra il comune di Manfredonia e quello di Foggia per il rimbalzo delle responsabilità, è stato portato alla luce dalla trasmissione “Striscia la Notizia”, nel cui servizio, ovviamente, non è passata inosservata l’informazione in sovrimpressione: BORGO MEZZANONE-MANFREDONIA (FOGGIA). Tante le testate giornalistiche che hanno affrontato il problema, in seguito al servizio del tg satirico, e tanti gli utenti del web che hanno risposto commentando. Molti di questi hanno evidenziato quanto sia assurdo che la borgata ricada nel territorio di Manfredonia, provocando enormi disagi anche nei collegamenti tra la località ed il capoluogo di comune; un utente interviene: “Borgo Mezzanone è da sempre considerata una realtà che con Manfredonia non ha alcun tipo di legame, se non amministrativo, tra Manfredonia e la borgata ci passano quasi 50km, praticamente gli stessi che dividono le città di Manfredonia e Barletta. Per di più la borgata è sempre stata legata ai vicini centri di Carapelle e Foggia, unica città con cui Borgo Mezzanone è collegata con i mezzi pubblici, se poi si considera che negli anni presso la piccola borgata sono giunte numerosissime famiglie foggiane, proprio non si comprende il motivo per cui si debba continuare a dipendere dal comune di Manfredonia, città lontana, difficile da raggiungere e con la quale, per questo, diventa difficile anche un costante confronto per il bene di chi vive nel Borgo”.In effetti, alla notevole distanza chilometrica tra la città sipontina e la borgata, si aggiunge una evidente distanza identitaria e culturale. Con la nostra testata ci occupammo del tema quando, in seguito ai risultati sul referendum Energas, il primo cittadino di Manfredonia tornò a parlare dell’eventualità di pensare ad uno scorporo di Borgo Mezzanone dal comune sipontino, favorendo un avvicinamento tra cittadini ed istituzioni. Il divario tra la città di Manfredonia e la borgata del Tavoliere emerse senza mezzi termini: a Manfredonia meno del 4% dei votanti si espresse favorevole all’impianto Energas (il referendum ebbe pareri sfavorevoli pari al 96%), mentre a Borgo Mezzanone quasi il 50% dei votanti si espresse positivamente all’installazione del deposito. Inoltre, non va sottovalutato il tema del controllo del territorio, in caso di necessità sul territorio di Borgo Mezzanone sono tenuti ad intervenire i vigili urbani del comune di Manfredonia; questo porta ad un enorme disagio sia per i cittadini della borgata, che spesso non si sentono sufficientemente sicuri, sia per la Polizia Municipale di Manfredonia che deve raggiungere la località in tempistiche celeri. Gli stessi cittadini di Borgo Mezzanone spesso hanno palesato l’esigenza di valutare il passaggio della Borgata ad un altro comune della area. In questi anni il tentativo di dialogo tra Manfredonia ed i cittadini della borgata non è certo mancato ma la sensazione è che non si riescano ad assicurare riposte concrete ai tanti cittadini del piccolo agglomerato, del quale alcune zone sorgono, però, proprio a cavallo tra i confini comunali delle città di Foggia e Manfredonia, creando non pochi problemi di natura amministrativa che non giovano ai cittadini della borgata che pagano regolarmente le tasse. Certo, è impossibile riuscire a comprendere i motivi per cui l’area di Macchia, praticamente a ridosso della periferia di Manfredonia, non faccia parte del comune sipontino, mentre Borgo Mezzanone, lontana da Manfredonia su tutti i fronti, ricada nei perimetri del comune garganico. Il consigliere comunale Italo Magno, tempo fa, ci aveva parlato della sua interrogazione sulla ridefinizione dei perimetri del comune di Manfredonia, una città che sorge all’estrema periferia del suo stesso territorio comunale, quasi rischiando di “strabordare” nonostante la vastità del suo territorio, e che sembra abbia voluto svuotarsi della sua identità di città garganica.
Giovanni Gatta
Vorrei far notare che molti degli indigeni del luogo “Mezzanone” provengono da Manfredonia; che in passato è stato chiesto, con una specie di referendum tra la popolazione, il passaggio, per evidenti motivi logistici, a Foggia; che al di là degli accordi (credo nel 95) tra fg e manfredonia sugli sfollati di viale giotto, resta un allucinante palleggio di responsabilità delle due istituzione che ha avuto come risultato una situazione indecente di abitalità; che la situazione si è ulteriormente aggravata allorchè la scuola media si è trasefrita al centro di mezzanone. Infine, cosa incomprensibile, la giunta riccardi, per citare solo un esempio,pur facendo pagare ai cittadini di Mezzanone la stessa tariffa Tari$Tasi di Manfredonia pur avendo servizi ridotti quasi a zero se non fosse per lo svuotamento dei bidoni. Insomma doveri come tutti; i diritti stanno quasi a zero
Egregio Gatta non è difficile da capire, anzi facilissimo, che la piana di Macchia non faccia parte di Manfredonia. Il rione Monticchio, oltre ventimila abitanti, al 90% sono montanari che non avrebbero più votato il PCI e sue discendenze. Allora chi rischia per una rettifica dei confini comunali??? La legge consente tale operazione ma la politica non rischia. Saluti