Domenica 22 Dicembre 2024

Emiliano e Ruggeri presentano i risultati del ReD pugliese: “Oltre 30mila famiglie raggiunte dal Reddito di Dignità. La misura va avanti, è efficace e funzionante”

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Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri, insieme con la consigliera del Presidente per l’Attuazione del programma Titti De Simone, hanno partecipato questa mattina all’incontro pubblico per fare il punto sugli esiti e le prospettive del Reddito di Dignità pugliese, lo strumento di contrasto alla povertà istituito dalla Regione Puglia nel 2016.

L’incontro ha presentato i risultati ottenuti dal Red in questo biennio e ha tracciato le possibili prospettive della misura, con un’allargamento della platea, anche alla luce dell’entrata in vigore del Reddito di cittadinanza, la nuova misura nazionale che ha sostituito il REI e il SIA.

“Noi oggi stiamo presentando il Reddito di dignità pugliese, una misura che esiste in Puglia sin dal 2016 e che funziona molto bene – ha detto il presidente Emiliano incontrando i giornalisti – i numeri sono altissimi, oltre 30.000 famiglie pugliesi sono sostenute dal Reddito di dignità, peraltro con  una modalità molto interessante. Le persone che entrano in questo circuito infatti sono disponibili a lavorare, e laddove non ci sia la possibilità, a dare prestazioni sociali.  In più moltissimi sono stati gli stage di lavoro che poi hanno dato buoni risultati.”

“Red è quindi una misura efficiente e funzionante, non è un caos come il reddito di cittadinanza nazionale del quale ancora nessuno sa nulla. Questo sistema si sarebbe potuto applicare a tutte le regioni italiane senza particolari aggravi e senza mettere a rischio il bilancio della Repubblica italiana, come invece è accaduto”.

Emiliano ha ribadito di aver più volte dato la disponibilità al ministro Di Maio per fargli conoscere il sistema messo a punto già da due anni in Puglia, ma “non ha mai voluto”.

“Ovviamente questo ci dispiace, noi continueremo a tenere fermo il Reddito di dignità pugliese fino a che non verrà sostituito da qualche altra misura concreta, perché con le chiacchiere non si gestisce l’attenuazione della povertà. E comunque ci tengo a ribadire che noi collaboreremo con il Governo. Faremo tutto quello che ci chiedono proprio in nome del bene della nostra collettività”.

“Qualcuno pensava di avere cancellato la povertà dal vocabolario, ma non è così semplice. Chi governa sul serio sa perfettamente quanto è difficile gestire la situazione di disagio nei Comuni, e a tal proposito colgo anche l’occasione per ringraziare l’INPS e i Comuni per il grande lavoro che, assieme alla Regione Puglia, hanno fatto per dare vita al Reddito di dignità pugliese”.

“Red è una politica attiva del lavoro innovativa e sopravviverà in ogni caso – ha aggiunto Emiliano – perché la misura che abbiamo messo a punto è flessibile, ogni anno può essere mutata la platea. Può essere utilizzata ad esempio a favore di tutte quelle famiglie che non sono protette da altre misure, proprio con il mutamento dei target. Proviamo, tenendola in piedi, ad adattarla alle esigenze del territorio senza imporre per forza una propria visione. Noi completeremo in silenzio ciò che non funziona del reddito di cittadinanza. Noi siamo qui – ha concluso il Presidente – per dare una copertura a chi ne ha bisogno e non per fare polemica. La partecipazione è l’unica linfa vitale per i corpi intermedi. Red è stata un’occasione eccezionale che ci consente di stare dalla parte di chi è più debole senza populismi e retorica ma con cose concrete”.

“Il senso futuro di ReD – ha aggiunto l’assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri – è proprio quello di continuare a intercettare pugliesi che hanno bisogno, nuove fasce di povertà a cui occorre pensare perché altrimenti continueranno a gravare solo sui già stremati Comuni. Dal 2016 ad oggi, il Governo di questa regione, non solo ha regolamentato una materia che non esisteva sul territorio regionale con la Legge 3 del 2016 e il Regolamento regionale 8 del 2016, ma ha anche affiancato e soprattutto colmato tutte quelle lacune delle forme di sostegno nazionale  alla lotta alla povertà che si sono susseguite e si susseguiranno, e cioè SIA, REI e l’attuale Reddito di cittadinanza”.

“Il Reddito di dignità – ha ribadito Titti De Simone – è stata una risposta concreta per oltre 30.000 famiglie pugliesi. Continuerà ad esistere proprio per dare una protezione a coloro che potranno essere penalizzati dalla misura nazionale pur vivendo in condizioni di povertà . E quindi pensiamo ai nuclei familiari numerosi con molti con figli a carico, pensiamo alle famiglie con persone che hanno una disabilità, pensiamo a dei target diciamo specifici che sono i target di fragilità come ad esempio le coppie separate, le donne vittime di violenza le famiglie, quelle  appunto con molti figli. Sarà a loro che abbiamo comunque il dovere  di continuare a dare delle risposte concrete, come abbiamo fatto in questi anni”.

Sulla integrabilità delle due misure, Red e Reddito di cittadinanza, la De Simone ha specificato che “non sono integrabili come invece era con le altre due misure nazionali (SIA e ReD), occorre capire i criteri di ammissibilità di inclusione del reddito di cittadinanza per poi modulare i nostri target”.

Infine, Annamaria Candela, dirigente regionale della sezione inclusione e innovazione reti sociali, ha inteso ribadire il funzionamento della Misura ReD, nonostante il titolo di qualche quotidiano odierno che informava invece della cessazione della misura.

“Il problema è squisitamente tecnico – ha spiegato la Candela – dal 1° marzo il portale web di INPS non accetta più domande ReI e la piattaforma regionale era progettata nell’interesse dei cittadini ad accogliere domande uniche che il sistema smistava tra ReD regionale e ReI nazionale. Quindi è stato sospeso temporaneamente l’accesso per le domande per evitare qualsiasi confusione con il Reddito di Cittadinanza, che invece al momento prevede che le domande possano essere presentate solo agli sportelli delle Poste Italiane, visto che on line serve la SPID di cui i cittadini non sono in possesso, e i CAF dovranno ancora convenzionarsi con il Ministero del Lavoro. I Comuni, invece, possono continuare senza soluzione di continuità a caricare e a istruire le domande per i target specifici, per i quali non si crea alcuna confusione. E comunque entro la fine del mese di marzo, il portale INPS riprenderà ad accettare domande”.

Ai lavori della mattinata, hanno partecipato ha partecipato anche il Presidente della terza commissione consiliare Pino Romano.

Alla tavola rotonda hanno partecipato invece Vito Peragine direttore del Dipartimento Economia e Finanza dell’Uniba, Massimo Baldini, del Comitato Scientifico dell’Alleanza nazionale contro la povertà, Daniele Ferrocino Federsolidarieta Puglia, Ludovica Carli Forum Associazioni familiari, Pasquale Chieco in rappresentanza di Anci Puglia, Davide Carlucci sindaco di Acquaviva

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Capitanata · Comunicati · News

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