Domenica 3 marzo ci saranno le primarie del Partito Democratico. Dalle 8 alle 20, militanti e simpatizzanti avranno l’occasione di votare per il loro candidato alla segreteria nazionale. La scelta finale, successiva alle convezioni di circolo che si sono tenute lo scorso gennaio, verterà tra Nicola Zingaretti, Roberto Giachetti e Maurizio Martina.
Fatte le dovute analisi del caso, successive ad un attento studio dei vari programmi che sono stati presentati, la maggioranza dei componenti dei Giovani Democratici di Manfredonia ha scelto di sostenere la candidatura di #MaurizioMartina, segretario reggente uscente.
All’esterno del PD, le primarie per il segretario nazionale sono viste come l’ennesima rappresentazione di qualcosa che ancora non quadra all’interno di partito. Molte sono state le voci fuori dal coro che ha hanno espresso dissenso sconclusionato e un odio spregiudicato. Una pregiudiziale questa, che nulla ha che fare con quello che è lo spirito democratico che ci contraddistingue.
Dal canto nostro, in quanto Giovani Democratici, possiamo affermare con estrema convinzione che crediamo fermamente in quello che potrebbe essere un rinnovamento dirigenziale del Partito Democratico. Maurizio Martina ha confermato, in più occasioni, la sua capacità non indifferente nell’agire politico. Dapprima parlamentare e successivamente nel ruolo di Ministro dell’Agricoltura. Una figura dal carisma coinvolgente che nulla toglie agli altri due concorrenti.
Eppure, ciò che più importa – al di là delle fazioni – è che la prossima domenica vada in scena la massima rappresentazione della #democrazia. In un momento storico in cui questo nobilissimo concetto viene bistrattato a destra e a manca, è necessario dare una buona dimostrazione di ciò che esso comporta. Essere democratici è una cosa seria, talmente seria che noi – come tanti altri amici e militanti – investiremo tutte le energie a disposizione affinché il 3 marzo venga celebrato in tutta la sua forma smagliante.
Crediamo nel rinnovamento, lo stesso che dovrebbe consentire la nascita di una dinamica all’insegna del riscatto totale di quello che viviamo ogni singolo giorno sulla nostra pelle. I tre candidati hanno ben chiaro qual è il vero risultato da ottenere nel corso dei prossimi mesi: abbattere il sovranismo salviniano e opporre resistenza al populismo grillino.
Quello di domenica sarà un passo importante, un momento decisivo per fare chiarezza sul punto e dare un nuovo slancio al Partito Democratico.
È la democrazia, bellezza!