Sabato 21 Dicembre 2024

Porto di Manfredonia, arriva la video sorveglianza mobile, guerra agli incivili

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Il porto di commerciale di Manfredonia, compreso tra i moli di Ponente e di Levante, é collocato immediatamente a ridosso della città, dalla quale risulta fisicamente separato (e non per la interezza) da una cinta lungo il quale sono presenti nr. 3 varchi/passaggi privi di barriere fisiche (cancelli e/o sbarre). Tale assenza di barriere, agevola, senza dubbio alcuno, l’accesso indiscriminato al porto commerciale, presso il quale continuano a registrarsi comportamenti illeciti fra i quali l’abbandono di rifiuti e i danneggiamenti di beni demaniali. Pur se non si può escludere a priori che alcuni di tali atti siano perpetrati da soggetti autorizzati all’accesso in porto, è incontestabile che l’assenza di un sistema di controllo anche in remoto, agevoli l’accesso di “frequentatori/fruitori” non titolati degli ambiti e dei servizi portuali e il perpetrarsi di comportamenti lesivi dell’ambiente e dei beni dello Stato. Nonostante le Autorità competenti, ripetutamente sensibilizzate dall’AdSP, abbiano più volte dichiarato il massimo impegno nelle attività di controllo del porto commerciale, purtroppo nei mesi scorsi non si é assistito e registrato un decremento degli atti illeciti, anzi. In particolare, l’abbandono indiscriminato di rifiuti ha imposto l’effettuazione di onerosi e ripetuti interventi straordinari di raccolta e smaltimento per evitare pregiudizio alla salute pubblica. A tal proposito è opportuno rammentare che solo nel 2018 per i soli interventi di pulizia straordinaria sono stati spesi oltre 50 mila euro, ai quali devono sommarsi gli oneri per l’attività ordinaria pari a oltre 135 mila euro. Per tale ragione è stato necessario ed urgente, da parte dell’Autorità Portuale di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale presieduta dal Prof. Avv. Ugo Patroni Griffi, porre in essere ogni utile misura per contrastare i comportamenti illeciti, in modo da tutelare efficacemente sia l’ambiente sia le infrastrutture portuali. Con il supporto tecnico del direttore dell’Autorità di Sistema, il dott. Piero Bianco, sono state  concretizzate misure volte a creare una nuova regolamentazione dell’accesso veicolare (per la quale è stato già avviato il confronto con la competente Autorità marittima) e nella dotazione di impianti e infrastrutture a scopo deterrente e sanzionatorio, in modo fornire ai soggetti preposti all’attività di polizia giudiziaria, validi strumenti per individuare e perseguire i responsabili di reati. Relativamente agli impianti, questo Dipartimento, su indicazione della Presidenza, ha verificato la fattibilità di acquisire e posizionare sul porto di Manfredonia un sistema di video sorveglianza con caratteristiche tali da risultare di rapida attivazione e di facile rimodulazione/riposizionamento, pur assicurando elevate prestazioni e la possibilità di mettere a disposizione le immagini alle Autorità di polizia. E’ stato pertanto preso in considerazione il sistema di telecontrollo e videosorveglianza Guardian XTEN, brevettato dalla societa 037&Smitt di Bergamo, utilizzato in occasione di grandi eventi (es. Villaggio Coldiretti Roma, Torino e Bari, Sagra San Nicola Bari, CaSTA 2017, Odelscalchi 2016). Tale sistema, oltre a rispondere alle esigenze innanzi rappresentate, risulta di rapida installazione, anche grazie ad una agevole trasportabilità che garantisce un facile riposizionamento e reimpiego degli impianti, in modo da assicurare un controllo dinamico del territorio.

Il sistema può essere controllo in remoto e in autonomia da una pluralità di soggetti istituzionali (Capitaneria di Porto, Polizia, Guardia di Finanza etc.). L’installazione non prevede rilevanti interventi infrastrutturali (es. cablaggi). L’impianto è assolutamente autonomo, anche dal punto di vista dell’illuminazione. L’impianto è modulabile, riconfigurabile in base ad eventuali mutate esigenze operative e, se necessario, integrabile con ulteriori telecamere. Costo dell’impianto € 166 mila oltre l’iva per un impegno di spesa complessivo di € 202.520,00. L’impianto è composta da: un’ apparecchiatura di sorveglianza comprende una torre di sorveglianza, comprendente un palo telescopico sulla cui sommità sono montati dispositivi di sorveglianza, ed una cabina che contiene almeno parzialmente il segmento inferiore del palo telescopico e dispositivi elettrici ed elettronici di alimentazione e controllo. Detta cabina comprende una base di appoggio per la torre di sorveglianza e per i dispositivi elettrici ed elettronici, pareti laterali blindate adatte ad impedire un accesso ai dispositivi elettrici ed elettronici contenuti nella cabina. L’apparecchiatura di sorveglianza é provvista di mezzi di sollevamento adatti a provocare un sollevamento di dette pareti laterali blindate (34) rispetto a detta base di appoggio (32) in modo da rendere accessibili i dispositivi elettrici ed elettronici, detti mezzi di sollevamento essendo comandabili dall’esterno della cabina.

Guerra agli incivili senza mezza termini, ed ora chi sbaglia paga, si spera!!!

redazione ManfredoniaNews.it

 

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Commenti

  • Non sarebbe stato più facile regolare gli accessi con un varco analogo a quelli della ZTL?

    Giorgio C. 21/02/2019 22:53 Rispondi

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