Dopo tutto quanto accaduto nella sfida casalinga contro lo Sly United di Bari, al Manfredonia 1932 si presenta una delle trasferte più insidiose della stagione: Canosa, terza forza del campionato, unico pari dei Baresi prima del Miramare.
Inedito l’undici proposto da Gigi Agnelli. Nel ritorno al 4-3-3 manca Daniel Ola, squalificato dopo il rosso assurdo di domenica scorsa. Confermato Ciribe tra i pali. I quattro di dietro vedono Monaco e Sementino al centro, l’arretramento di Cicerelli a destra, e Simone a sinistra. Al centro confermati: Mastropasqua al centro, Stoppiello a destra ed uno spaesato Laboragine a sinistra, a coprire le discese di Monaco. I tre di attacco non li avrebbe azzeccati nessuno: a Trotta sono affiancati Santoro e Grumo spostato a destra. Fuori Tristano il migliore, sette giorni fa e non trova posto Lauriola, uno dei migliori interpreti del modulo adottato.
Passano solo 38 secondi e il Manfredonia 1932 è già in rete con Grumo che incrocia forte sul palo lontano. Crisantemo non vede partire il pallone e non c’arriva. Dopo solo 9′ Trotta comincia il suo show mandando in rete, di testa, un cross da destra di Cicerelli. Al 28′ pt il Canosa accorcia: dopo una clamorosa uscita “a farfalle” di Ciribe, l’arbitro “generosamente” vede un fallo di Sementino, in piena area, e concede il rigore ai locali tra la disperazione dei Sipontini. Loconte accorcia. Al 40′ pt arriva il pari con Caputo che approfitta di un buco in piena area sipontina e, in acrobazia, riesce a superare Ciribe per un pari che esalta i Canosini. Il primo tempo si chiude con la traversa che dice no ad una conclusione di Santoro dopo un pregevole assist di Trotta.
La ripresa vede il Manfredonia 1932 riprendere il controllo del match e passare, all’8′ pt , ancora con Trotta. Il Canosa non ci sta e Lasalandra riagguanta il pari, 3 a 3, al 33′ st, direttamente su punizione.
Il Trotta-day si completa al 91′ st quando incassa la rete del vantaggio definitivo, e la sua tripletta personale.
