Egregio direttore di ManfredoniaNews.it,
con grande sgomento apprendiamo nella nota di risposta del 11/02/2019 dell AQP che in seguito ad una rottura di un tubo che trasporta acqua potabile nel pieno centro abitato di Manfredonia e impossibile reperire sul mercato un raccordoper ripararlo a tal punto da commissionare un prodotto artigianale su misura, la cui costruzione impiegherà molto tempo ed altri giorni di grandi perdite di preziosa acqua con infiltrazioni nel sottosuolo e invasione del piano fondale con gravi conseguenze per la statica degli edifici circostanti. E’ possibile che gli studi e la ricerca nel campo dell’ingegneria idraulica e lo sviluppo di moderne tecnologie di avanguardia non consentano all’Aqp di collegare due estremità di un tubo rotto in tempi piu’ rapidi? Non sarà certo il tubo dell’acqua di Via tribuna a Manfredonia il primo a collassare nella regione puglia. Avranno effettuato altri interventi di riparazione su altri tubi d’acqua? La lentezza e l’approssimazione che constatiamo ogni giorno davanti al cantiere di Via Tribuna nell’affrontare l’emergenza, che ormai è diventata una quotidianità, stride con ciò che leggiamo su wikipedia a proposito dell’acquedotto pugliese “ L’azienda gestisce reti idriche per oltre 21 000 km (30 volte la lunghezza del Po), poco più di 10 000 km di reti fognarie e 182 depuratori; è impegnata in un’importante opera di ammodernamento e potenziamento. Tra le azioni più significative, la realizzazione di un innovativo sistema di telecontrollo delle reti che garantirà una gestione razionale della risorsa disponibile, un piano straordinario di ricerca delle perdite e di risanamento delle reti per un importo di 151 milioni di Euro, la realizzazione di dissalatori, potabilizzatori e nuove condotte adduttrici. Nel merito basti sapere che “le percentuali significative” di perdite fisiche ammontano a circa il 36%..Tra queste, ricordiamo la necessità di reperire risorsa idrica da altre regioni, con alti costi di energia per il trasporto e laboriosi processi dipotabilizzazione…..” Anche noi del quartiere centro storico Via Tribuna – Manfredonia vorremmo un opera di ammodernamento e potenziamento, un innovativo telecontrollo della rete che garantisca una gestione razionale della scarsa risorsa disponibile, un piano straordinario di ricerca delle perdite e di risanamento della rete che nel centro storico risale al 1930 costruito dai nostri nonni e bisnonni e che in 90 anni le amministrazioni non sono riuscite a sostituire. E se proprio tutto questo non fosse possibile, almeno un manicotto, un raccordo o un po’ di stoppa….per calafatare il “buco” di un tubo vecchio e stanco di novanta anni che non ce l’ha fatta più e che la modernissima ed efficientissima competenza della struttura preposte all’uopo non riesce a sostituire.
un abitante del quartiere
https://www.manfredonianews.it/2019/02/10/il-buco-24-ore-dopo/