La sfida dell’anno, la sfida che tutti aspettano da mesi tra le due squadre che stanno dominando il Girone A della Prima Categoria, il Manfredonia 1932 e lo Sly United di Bari, vede il Miramare “vestito a festa”: più di tremila persone tra gradinata e tribuna ed un centinaio di sostenitori baresi sistemati in Curva Nord. Il Manfredonia 1932 ha un solo risultato: vincere. La Federazione pensa bene di affidare il match così delicato al Sig. Valentini Nico, arbitro esperto, ma non all’altezza dell’incontro. La sua pessima direzione ha fortemente condizionato l’incontro e lo stesso alla fine ha anche deciso il pari finale con un comportamento ostile ai sipontini, a tratti irritante e provocatorio nei confronti dei tanti tifosi accorsi al Miramare. Nonostante il giudice di gara abbia tollerato di tutto, comprese delle entrate assassine su Pasquale Trotta e su Mimmo Laboragine, “obiettivi fisici” dei baresi, nel primo tempo una gran giocata di Francesco Tristano, sicuramente il migliore in campo, porta in vantaggio i ragazzi di Gigi Agnelli. Il Manfredonia 1932 è veloce e aggressivo, padrone del campo. la sly United guarda ma non reagisce. Non c’è.
Nella ripresa, dopo un colpo proibito, non sanzionato, che costringe Mimmo Laboragine a continuare la contesa con la testa fasciata, Zotti & soci si fanno più minacciosi senza tuttavia mai arrivare ad impensierire Ciribe, il portiere sipontino. Tre ammonizioni mirate, a Mimmo Laboragine, Francesco Grumo e persino a Ciribe, frenano il Manfredonia 1932 e fanno alzare i ritmi agli avversari.
La svolta la 18’ st quando su una ripartenza, da destra, Pasquale Trotta crossa al centro per Francesco Grumo che, con controllo a seguire, in piena area avversaria, costringe al fallo Clementini; l’arbitro fa chiari gesti che invitano a continuare, non è rigore. Protestano molto i sipontini, in campo e soprattutto sugli spalti. Passano solo 3’ quando una palla “sporca”, proveniente da un tiro di Lacarra mette Salvati solo di battere a rete. Benito Cicerelli interviene da dietro. L’arbitro vede una spinta e decreta il rigore con disappunto di tutto lo stadio. Sulla palla ci va Piero Zotti che, al 24′ st, uccella Ciribe col più classico dei cucchiaio per poi andare a festeggiare sotto la gradinata occupata dai tifosi locali. Per mettere a sicuro il pari, Nico Valentini pensa bene di espellere Daniel Ola, “reo” di aver rincorso un pallone fin nella panchina avversaria e stare dietro a Loseto che finisce tra le braccia dei suoi compagni non in campo.
Il disegno del brindisino è chiaro.
I sipontini, innervositi e ridotti in dieci non mollano, ci credono ancora. Al quinto minuto di recupero capita a Matteo Santoro la palla del vantaggio: sulla linea salva miracolosamente Lorusso.
Il pessimo arbitraggio ha rovinato una festa annunciata ed organizzata, che sarebbe stata tale al di la del risultato.
Per queste partite la federazione dovrebbe mandare un osservatore in incognito. Questo servirebbe a tutelare sia gli arbitri che le società. Purtroppo i baresi( per lo più persone poco raccomandabili ) che gestiscono queste piccole squadre sono abituati alla violenza ed alla e alle minacce. Che altro dire se non
FORZA DONIA
Arbitro esperto di categoria. ……….dove a brindisi ai tornei amatoriali