Nello spirito e nel ricordo dell’indimenticabile Mons. Michele Castoro che per nove anni ha seguito la processione in onore del Santo Lorenzo Maiorano, anche quest’anno, con la stessa intensità e fervore i fedeli sipontini, si sono stretti intorno al nuovo Pastore, Padre Franco Moscone, per celebrare con solennità il loro Patrono e vescovo di Siponto. Come sempre, molto sentita la festa a Lui dedicata che ha visto la cattedrale gremita di fedeli, presenti il sindaco della città Angelo Riccardi, le massime autorità civili e militari partecipare alla Santa Messa Stanziale concelebrata dal clero sipontino e presieduta da P. Franco, arcivescovo. Anche quest’anno graditissima è stata la presenza di Mons. Domenico D’Ambrosio, arcivescovo emerito della nostra arcidiocesi. Tocccnte e affettuoso il saluto e l’augurio che don Matteo Tavano, vicario giudiziale ha rivolto, anche a nome del clero al nuovo presule, foriero di un lunghissimo e gioioso ministero episcopale. Intensa e ricca di spunti evangelici la breve, quanto incisiva omelia di Padre Franco: “Grazie per l’accoglienza che mi avete riservata ed il calore con cui mi avete fatto sentire immediatamente a casa appena giunto a Manfredonia: vi sento tutti un grande dono per la mia vita e vorrei essere pur nel limite umano, dono per ognuno di voi. Oggi celebriamo la solennità del nostro grande pastore e Cittadino San Lorenzo Maiorano che, sinceramente ignoravo si celebrasse il 7 febbraio, a cui tanto la Chiesa sipontina, come la città devono l’impronta e l’identità originale del loro lungo cammino storico e da cui continuano a ricevere sicura protezione ed esempio di vita civile”. Di grande impatto sociale la conclusione. (…) “Il mio primo augurio lo rivolgo facendo miei due pensieri che possono stimolarci tanto a costruire corrette relazioni nella società civile come, per chi crede, a camminare nella famiglia di fede che è la Chiesa locale, come cittadino una frase attribuita a don Pino Puglisi: non ho paura della violenza dei malvagi ma del silenzio dei buoni! Come cristiano un proverbio antico: la paura ha bussato alla porta, ha aperto la fede, fuori non c’era più nessuno! Che il nostro Pastore e “Primo cittadino” ci sia di continuo modello per fuggire ogni paura e allora potremo di sicuro abitare il crocevia della storia di cui oggi 2019 siamo noi tutti protagonisti”. Al termine la tradizionale processione con il simulacro di San Lorenzo che, accompagnato dal vescovo e da una moltitudine di fedeli ha percorso le principali vie del centro storico.
Matteo di Sabato