Continuano i monitoraggi e i ritrovamenti di lupo appenninico in Capitanata
Da alcuni anni si registra la presenza del lupo (Canis lupus italicus Altobello, 1921) nella maggioranza delle aree della Provincia di Foggia.
Si tratta dell’espansione della specie che “naturalmente” (contrariamente a quanto spesso di afferma) sta ricolonizzando i territorio dopo le persecuzioni del secolo scorso, quando la specie si trovava a rischio di estinzione (protetto dal 1971). Il lupo ha raggiunto, seguendo determinati corridoi ecologici il Gargano (dal 2000 in quanto in precedenza qui si era estinto intorno al 1950) provenendo dai siti ove la specie non era mai scomparsa completamente come dai Monti Dauni.
Gli avvistamenti e, purtroppo, i ritrovamenti di esemplari deceduti (per la maggioranza investiti), rappresentano sicuri dati utili a comprendere gli spostamenti, le aree preferenziali e l’ecologia della specie.
Il Centro Studi Naturalistici ONLUS segue da tempo l’espansione di questa specie (e altre specie rare) monitorando la situazione nell’intera Capitanata, questa volta, dice Matteo Caldarella esperto faunista, grazie alla segnalazione di un amico, abbiamo proceduto in sinergia con il Centro Recupero Fauna Selvatica della Provincia di Foggia, nel recupero di un bellissimo esemplare maschio della specie deceduto, presumibilmente a seguito di impatti con autoveicoli, lungo la Strada Statale 16 nei pressi di Marina di Chieuti (FG). Continua Caldarella, si tratta di una delle aree di connessione attraverso il corridoio ecologico del Fiume Fortore e le aree naturali di collegamento col Molise, fra la Capitanata e l’Appennino.
L’esemplare è stato portato in accordo con i protocolli operativi e il referente dell’Osservatorio Faunistico Provinciale Domenico Guerra, presso l’IZS di Puglia e Basilicata dove i due specialisti dott. Troiano e dott. Petrella, procederanno all’analisi approfondita.
La presenza della specie che in alcuni casi può risultare problematica, può rivestire invece, a nostro parere, un ruolo importante anche nei confronti degli allevatori. Sicuramente il pagamento immediato dei danni (quando valutati correttamente da specialisti in fauna selvatica) e la messa in atto di incentivi per gli allevatori, possono diventare anche come da stimolo per l’utilizzo di questa specie importantissima per il suo ruolo ecologico (ad esempio contiene numericamente le popolazioni di cinghiale, sua preda preferita), o come attrattore turistico anche in relazione ai produttori locali, in quanto il lupo è una specie ai vertici della catena alimentare e quindi è simbolo di un ambiente sano ed equilibrato.