…non ci resta che sperare in attesa di tempi migliori
Il drammatico periodo finanziario che Manfredonia sta attraversando ha portato la città ad uno stato di avvilente incuria senza precedenti. Se il verde pubblico ormai da tempo se la passa male, non va meglio la situazione delle strade urbane, altrettanto influenzanti l’immagine e la percezione di decoro di una città, soprattutto quando questa si fregia dello statusdi centro turistico. Il primo cittadino di Manfredonia lo scorso anno, rispondendo ad un utente che gli chiedeva quando si sarebbe intervenuti per ripristinare le strade groviera di molte zone cittadine, rispondeva che presto sarebbero partiti i rifacimenti di alcuni tratti stradali segnalati dagli uffici tecnici come quelli più critici. Ci avevamo creduto anche noi, che con questa testata spesso ci siamo fatti portavoce delle giustificabilissime lamentele di pedoni e automobilisti sipontini sfiduciati dai continui proclami. I “lavori” di cui Riccardi parlava interessarono, però, soltanto un piccolo tratto di via Antiche Mura, all’altezza dell’Ospedale cittadino, diventato letteralmente impraticabile. Nelle ultime settimane, intanto, sono partiti i già annunciati lavori lungo Viale Ozita, Viale Michelangelo e Via Tratturo del Carmine, le tre arterie cittadine tristemente note per lo stato in cui è stato ridotto il manto stradale a causa dell’azione delle radici dei pini. Per fare il punto della situazione abbiamo sentito l’Assessore Salvatore Zingariello che ci ha dato informazioni su tempi e modalità d’intervento. “Innanzitutto non posso che dirmi dispiaciuto per quella che è la precaria situazione delle strade, posso rassicurare i cittadini sui tempi d’intervento delle arterie in rifacimento. Abbiamo dato la priorità a viale Ozita, nei pressi la stazione di Siponto, dal momento che vorremmo rendere fruibile la strada entro l’arrivo della primavera. Anche per viale Michelangelo e via Tratturo del Carmine i lavori procederanno in tempi celeri e saranno verosimilmente ultimati nel mese di maggio” – ci spiega Zingariello. “Gli interventi di rimozione dei pini non sono stati affatto semplici, viste le radici lunghe anche 7-8 metri. Da quando sono assessore ho evitato di far impiantare pini in prossimità delle strade, viale Michelangelo sarà contornata da alberi più piccoli e consoni al contesto urbano che permetteranno alla strada di mantenere un aspetto ordinato. Quello che ha portato la città ad essere in affanno da questo punto di vista è la mancanza, negli ultimi anni, di un contratto di manutenzione annuale, come fino a poco tempo fa avveniva per tutti i settori della manutenzione per il decoro urbano; il difficile periodo che molti comuni si trovano ad affrontare non sta mettendo gli enti locali in condizione di poter programmare interventi constanti. In ogni caso entro l’estate la città avrà dei leggeri miglioramenti, in questi giorni stanno prendendo il via i primi interventi che permetteranno di chiudere le buche, si tratta di tanti piccoli interventi che ci consentiranno di tamponare la situazione e migliorare, nei limiti del possibile, la qualità di molte strade centrali, pericentrali e periferiche”. Non ci resta che sperare in attesa di tempi migliori.
Giovanni Gatta
Modificano i cordoli a mo di pedana (prima si mettevano e si toglievano), ora si permettono di fare modifiche che creano cadute di pedoni, particolarmente anziani, senza che si sia richiesta alcuna autorizzazione ma solo il passo carrabile e nessuno controlla e sanziona e far ripristinare il manufatto. Se questa non è anarchia è clientelismo….o altro…
Ognuno si fa il proprio marciapiede come vuole, in altre realtà, gli stessi, sono tutti uniformi…qui è un’arlecchinata.
Alla fine della strada del ex ospedale san michele,c’è una buca profonda 30cm tra non molto di sicura uscirà il petrolio.
Nell’art. non si citano l’esistenza di passi carrabili non a norma e che provocano cadute di pedoni e con conseguenze anche gravi.Anche questo va controllato e regolato se vogliamo essere “civili”.