Riconoscimento dagli USA. In Italia sono solo dieci gli specialisti ad aver ricevuto l’importante onorificenza. La cerimonia di conferimento il 4 febbraio a San Francisco
Il Prof. Vincenzo Spagnolo del Poliba insignito della Fellowship dalla “Società Internazionale di Ottica e Fotonica”
Per gli studi e le applicazioni della Fisica nei settori dell’ottica e della fotonica: dalla rivelazione di gas tossici e pericolosi al controllo dei processi industriali, al settore biomedicale
I risultati scientifici ottenuti nello sviluppo e nelle applicazioni tecnologiche di sensori ottici per la rivelazione di gas tossici; gli accordi di collaborazione raggiunti con industrie leader al mondo e prestigiose università extra-europee, hanno portato all’attribuzione dell’onorificenza di “Fellow membership SPIE” al prof. Vincenzo Spagnolo del Politecnico di Bari, docente di Fisica Sperimentale della materia, afferente al Dipartimento Interateneo di Fisica.
Il riconoscimento è stato attribuito e comunicato al docente nei giorni scorsi dalla prestigiosa SPIE, “The International Society for Optics and Photonics” (18.000 membri, 166 nazioni, fondata nel 1955) e verrà conferito il prossimo 4 febbraio 2019 a San Francisco, in California (USA), durante il congresso Photonics West 2019, il più importante congresso di ottica e fotonica del mondo (oltre 23000 i partecipanti nella scorsa edizione 2018).
Dal 1975 ad oggi sono stati eletti Fellow SPIE solo dieci italiani che lavorano presso università ed istituti di ricerca in Italia e di questi oltre al prof. Spagnolo solo altri due lavorano al sud.
I risultati chiave che hanno portato alla attribuzione della Fellowship SPIE sono stati la realizzazione nel 2017 del Laboratorio pubblico-privato tra Politecnico di Bari e THORLABS Inc., l’essere stato Visiting professor alla “Rice University” di Houston (tra le prime 10 università americane) nel periodo 2017-2018 e l’essere attualmente Visiting professor presso la “Shanxi University” di Taiyuan, attività che si protrarrà fino al 2023 tramite il programma “hundred talents” della Accademia delle Scienze Cinese.
Tutte queste attività di ricerca sono e saranno rivolte allo sviluppo di sensori compatti, portatili e ultrasensibili di tracce gassose per applicazioni quali monitoraggio di processi industriali, sensoristica su drone od analisi del respiro (come un sensore un ossido nitrico, sostanza correlata alla rivelazione di patologie quali asma, o malattie quali tumore al polmone e fibrosi cistica).
Un prototipo delle dimensioni di pochi decimetri cubi sarà mostrato ad una prossima fiera internazionale di fotonica che si terrà a San Francisco i primi giorni di febbraio.
Il sensore compatto realizzato sarà in grado di rivelare la concentrazione di metano, etano e propano in gas naturale, misure di grande interesse per l’industria petrolchimica. Lo stesso sensore sarà testato direttamente in giacimenti di gas naturale dalla Aramco Saudi Arabia, la più importante ditta petrolchimica al mondo con cui sono in corso accordi per la realizzazione di un programma di ricerca pluriennale tramite il laboratorio PolySense.
Comunicato stampa.
Chi è Vincenzo Spagnolo
nato a Manfrendonia (FG), 51 anni, sposato, ha conseguito la laurea in Fisica con lode nel 1991 ed il dottorato in Fisica nel 1994 entrambi presso l’Università degli studi di Bari. Dal 1997 al 1999 è stato ricercatore dell’Istituto nazionale per la Fisica della Materia e dal 2018 è professore ordinario presso il Politecnico di Bari. Nel 2017 e 2018 ha svolto attività di visiting professor presso la Rice University di Houston (TX). È attualmente visiting professor presso la Shanxi University di Taiyuan in Cina. Le sue attività di ricerca sono focalizzate sullo sviluppo di sensori ottici per la rivelazione in tracce di sostanze tossiche gassose. La sua attività di ricerca è documentata da oltre 180 pubblicazioni su riviste e conferenze internazionali con oltre 1700 citazioni, e 2 brevetti depositati. Ha tenuto più di 50 presentazioni su invito a conferenze e workshop internazionali. E’ editor delle riviste: Sensor, Applied Science e Journal of Sensors. È coinvolto nella realizzazione di numerosi congressi internazionali organizzati dalla SPIE e dall’OSA (società di ottica americana). Nel 2018 ha ricevuto i premi “Terra del Sole” e “Re Manfredi”.
SPIE – The International Society for Optics and Photonics in breve: collabora con ricercatori, formatori e industria di tutto il Mondo per favorire la ricerca e le tecnologie basate sulla luce. SPIE, società internazionale per l’ottica e la fotonica, è una organizzazione scientifica no-profit ed è stata fondata nel 1955. Essa promuove le tecnologie emergenti attraverso lo scambio di informazioni interdisciplinari, la formazione continua, le pubblicazioni, i brevetti, la crescita professionale e professionale. SPIE organizza annualmente circa 25 importanti forum tecnici, mostre e programmi di formazione in Nord America, Europa, Asia e Sud Pacifico. Nel 2018, SPIE ha fornito 4 milioni di dollari a sostegno di programmi di istruzione e sensibilizzazione. La sede internazionale di SPIE è a Bellingham, nello stato di Washington (USA).