“Ci rammarica constatare che il percorso di dialogo istituzionale avviatosi ad agosto 2018 si è interrotto. Evidentemente non per nostra volontà. Spiace che a sbarrare la porta a qualsiasi ipotesi di confronto sia chi si definisce difensore civico dei cittadini e premier del popolo: Giuseppe Conte”. Questo il giudizio di Maurizio Carmeno, Carla Costantino, Gianni Ricci, segretari generali CGIL, CISL e UIL Foggia, sul mancato invito delle forze sindacali alla presentazione, in Prefettura alla presenza del Premier Conte, del Piano istituzionale di sviluppo della Capitanata.
“Purtroppo ci pare evidente la volontà di estromettere chi, come CGIL, CISL e UIL Foggia, si è maggiormente speso sui temi della Legalità, dello sviluppo, delle infrastrutture e dell’occupazione in questi anni. Da Conte e dai vicepremier Salvini e Di Maio, attendiamo ancora riscontri in merito alle proposte per contrastare il caporalato presentate da CGIL, CISL e UIL tra agosto e settembre”, affermano Carmeno, Costantino e Ricci.
“Se alla ricerca di un confronto istituzionale, il Governo risponde col silenzio e con la scarsa attenzione, è un segnale preoccupante che terremo nella dovuta considerazione e rispetto al quale ci comporteremo di conseguenza valutando e mettendo in campo tutte le azioni possibili nell’interesse di tanti e tanti cittadini di Capitanata che si riconoscono nei sindacati”, concludono i segretari generali di CGIL, CISL e UIL Foggia.